mercoledì 28 gennaio 2009

La rubrica di Ele

Il Caso Jane Eyre – Jasper Fforde
Marcos y Marcos

Jasper Fforde è un signore gallese che, dopo anni di esperienza come autore televisivo e dopo circa 67 rifiuti da altrettanti editori, finalmente, verso la fine del 2000 pubblica Il Caso Jane Eyre.

Il successo, mondiale, è immediato ed è confermato dalle opere successive dell’autore – Persi in un buon Libro; Il Pozzo delle Trame Perdute fino al recentissimo C’è del Marcio.

Difficile definire il genere in cui si inquadra Jasper Fforde: è un po’ mystery e un po’ fantasy, con il giusto tocco di humour inglese e Jules Verne sullo sfondo.
Il tutto condito da una incredibile capacità narrativa, da un linguaggio sorprendente e da trame avvincenti.

Veniamo al libro.

Il caso Jane Eyre è una specie di 1984 al contrario e, al tempo stesso, è il ribaltamento del Magico Mondo di Amelie.

E’ ambientato negli anni Ottanta, ma sono anni Ottanta in cui l’ingegneria genetica ha permesso di resuscitare e modificare specie animali e umane (!!!) ormai estinte, dove si viaggia nel tempo e dove il trasporto aereo avviene con il dirigibile...

Due sono i beni più preziosi in questo futuro passato: i libri, tant’è che la protagonista, Thursday Next, di mestiere fa la detective letteraria e le lotte di piazza non sono tra rossi e neri ma tra baconiani e marlowiani, e – ovviamente – il tempo.

Le avventure umane, sentimentali e professionali di Thursday si snodano sullo sfondo dell’eterna lotta tra il bene e il male e dell’eterno desiderio del potere di controllare ogni aspetto della vita umana.
Incontriamo così la Goliath Corporation, che in questo mondo parallelo, trasversale, fatto di sempre e di ovunque, controlla tutto – o quasi.
Tutto cioè, tranne il libero arbitrio e la volontà.
Tutto vuol dire tutto.
Televisioni, stampa (..ops…), tempo e trasporti, la clonazione degli animali domestici (comunemente un dodo geneticamente resuscitato) e il fondamentale mercato del formaggio.

L’altro grande avversario – questa volta dichiarato – dell’agente speciale DLett Thursday Next è l’oscuro Acheron Hades, che vive per il male.
Male che, nella sua forma più estrema, coincide con il furto dei preziosi manoscritti originali dei classici della letteratura inglese, da Dickens fino al notissimo Jane Eyre, con lo scopo di rapirne i personaggi, modificando così irrimediabilmente le storie più amate.

Tocca allora all’eroina Thursday saltare in modo rocambolesco all’interno delle vicende di Jane Eyre e salvare lei, la sua vicenda e la serenità di milioni di lettori.

In un mondo così strampalato – ma al tempo stesso così reale – anche i personaggi secondari hanno il loro peso.
Incontriamo così, tra gli altri, zio Mycroft, inventore prossimo alla pensione che ricorda l’Archimede pitagorico di Topolino.
E’ a lui che si deve l’invenzione del Portale della Prosa, strano strumento alimentato dai tarli bibliovori, che permette di entrare e uscire quasi a piacimento dai libri e quindi di portare nel mondo reale quello che già c’è o ci sarà nel mondo dei libri.
Inevitabile che il Portale diventi oggetto del contendere delle forze del male, ufficiali e clandestine; contendere che si intreccia con il tentativo disperato di Mycroft di recuperare la moglie Polly, finita per sbaglio in una poesia di Wordsworth e prossima a innamorarsi del grande poeta.

Incontriamo poi il padre di Thursday, ex agente della CronoGuardia – il dipartimento delle Operazioni Speciali che si occupa del controllo del tempo.
Dopo aver disertato per contrasti con i propri superiori, è stato sradicato dal mondo – cioè, un paio di agenti della CronoGuardia hanno tempestivamente interrotto l’incontro amoroso che lo avrebbe generato.
Vive quindi clandestinamente fuori dal tempo, facendo visita alla figlia di tanto in tanto per cavarla dai guai e aiutarla a risolvere dilemmi quale l’effettiva esistenza di Shakespeare.

Per chiudere, a chi è consigliato questo libro?
- a chi ha amato 1984 perché Orwell aveva già visto tutto
- a chi ha sognato, almeno una volta, di incontrare il protagonista di un libro
- a chi ha voglia di leggere un libro scritto benissimo, in cui le storie e il linguaggio, i personaggi e i loro nomi, sono un tutto inseparabile.

Buona lettura!

P.S.
Noi non abbiamo vie di mezzo: o stiamo sulla luna o andiamo nel pozzo.
Giovanni Trapattoni

2 commenti:

Miike78 ha detto...

Grazie per la rece!!
Questo sembra incontrare bene i miei gusti, lo leggo e farò seguire feedback :D

Anonimo ha detto...

io sono un pò in ritardo con i commenti.. opsss sono rimasta alla prima recensione però volevo lasciare traccia del mia soddisfazione.... il libro uomini che odiano le donne mi è piaciuto moltissimo devo dire che l'ho divorato e non contenta ho preso anche il secondo della serie "la ragazza che giocava con il fuoco" e .. surprise mi è piaciuto più del primo.. forse perchè mi affeziono ai personaggi e conseguentemente agli autori ma devo ammettere che il ritratto di Lisabeth Salander, abbozzato nel primo libro, esplode nel secondo con una miriade di sfaccettature ... considerate le premesse cercherò di mantenermi al passo con le recensioni....
wandissima