lunedì 12 gennaio 2009

e ancora inviati!

ebbene si,
da oggi parte la rubrica Lunedì Cinema, edita dal nostro amico miike (leggasi miaik...vero miike?? :->)


Prima però volevo fare i complimenti

al Macca: siamo arrivati 4 al torneo misto di ieri!
per me era l'obiettivo, anche se potevamo fare di più...
ma tra lui malatino, ed io che ormai ho una certa età!!
bravo Macca, e grazie!!!mi son divertita a giocare con te!



ed ora vi lascio alla rubrica: Buona lettura!

KM lunedì

Ciao a tutti!

L'intenzione è quella di proporvi ogni lunedì uno spunto per un film da vedere al cinema. In caso doveste rimanere insoddisfatti dopo la visione, per i rimborsi potete tranquillamente rivolgervi alla responsabile del blog :D Giù le luci in sala...


The Millionaire

di Danny Boyle

The Millionaire è una favola contemporanea ambientata nella città di Mumbai, che nel 2008 ha vinto il premio del pubblico al Toronto International Film Festival. Girato nel contesto di un'India in rapida globalizzazione, e costruito attorno al tema del successo della versione locale del programma televisivo Who Wants to Be a Millionaire, il film racconta la storia di un orfano che riesce ad uscire dalla "gabbia" della umilissima condizione sociale di partenza. The Millionaire è una rivisitazione dickensiana del 21° secolo, dove i fumi del carbone dell'Inghilterra vittoriana sono stati sostituiti dalle emissioni dei gas di scarico delle auto e dalla luce dei monitor dei computer e delle televisioni che accompagnano il profondo cambiamento culturale ed economico del paese.

Il personaggio principale del film di Danny Boyle (già regista di pellicole di culto come Trainspotting, 28 giorni dopo e Solaris), è Jamal Malik (Dev Patel), un romantico e idealista "ragazzo del té" senza alcuna educazione formale, che lavora in un call center di Mumbai per una compagnia telefonica inglese. Quando lo incontriamo, all'inizio del film, veniamo a sapere che si trova a una sola risposta dalla vittoria del premio massimo di 20 milioni di rupie messo in palio dalla edizione indiana del celebre programma tv Who Wants to Be a Millionaire. E presto impariamo che Jamal è stato arrestato dalla polizia, in quanto sospettato di aver indovinato le risposte per mezzo di una qualche truffa - solo perchè è un ragazzo che viene dalle periferie, e i ragazzi delle periferie di solito non vanno tanto avanti nel programma. Nelle parole di un poliziotto oltraggiato, "come può un ragazzo del té sapere così tante cose?". Gli immergono la testa nell'acqua, lo appendono ai polsi, lo tortunano con gli elettrodi, ma la polizia non ottiene alcuna confessione: Jamal racconta che sta vincendo perchè conosce le risposte. Per provarlo, racconta la storia della sua vita, mentre sul monitor della stanza degli interrogatori va in onda la registrazione della puntata appena andata in onda.

Strutturalmente, il film alterna scene dell'interrogatorio, del programma televisivo, e dell'esistenza rocambolesca del protagonista, sullo sfondo dei cambiamenti dell'India contemporanea. Seguiamo le vicende di Jamal e del fratello Salim a partire dall'assassinio della madre durante una rivolta religiosa operata da estremisti musulmani, attraverso gli anni dell'infanzia e della gioventù, trascorsi tra accattonaggio e piccoli imbrogli messi in atto per sopravvivere. Incontriamo l'amabile Latika (impersonata da Freida Pinto nella parte finale) e lo spregiudicato Mamam, che rapisce gli orfani e li trasforma, o li deforma, in mendicanti. Nel corso delle vicissitudini del suo passato, Jamal apprende nuovi elementi - una canzone, una nozione di storia, o la posa di una statua Indu - che in seguito gli sarebbero serviti per fornire le risposte alle domande fatte dal perfido condottore del progranmma televisivo. Così rimaniamo ipnotizzati a seguire la storia di Jamal, fatta di povertà, odio tribale, abbandono, sfruttamento, violenza e - per la gioia dei cuori - amore eterno che vince sul male e sulle ferite del tempo.

Sono proprio la dinamicità del racconto è l'impressionante palcoscenico visivo dell'India contemporanea che elevano la pellicola al di sopra degli standard delle produzioni melò di Bollywood, assieme alle caratterizzazioni di alcuni personaggi, come il fratello del protagonista, Salim (Madhur Mittal), spinto da pulsioni opache e carnali, e il presentatore dello show televisivo (Anli Kapoor), con la faccia scafata da esperto giocatore di poker. Il risultato è una pellicola dotata di una verve incredibile: il regista inglese Danny Boyle, che ha lavorato in india con la co-direttrice Loveleen Tandan, porta sul grande schermo un'ironia, una passione e un entusiasmo poliglotta che lo rendono estremamente vivo e appassionante. Quello che sorprende maggiormente è il modo in cui il film riesce a valorizzare anche i suoi cliché più melodrammatici: l'eroe implora la sua amata di fuggire con lui e di vivere "d'amore", e finiamo tutti per credergli.

Non è un film per i deboli di cuore o di spirito. E' assieme travolgente e sanguinario, un tributo idealistico al potese dell'amore e un ritratto scomodo della società classista di Mumbai, della sua criminalità diffusa e delle baraccopoli. In realtà si tratta di un film che tutti, non solo i fan del regista o delle produzioni di Bollywood, dovrebbero vedere: quello che leggiamo nella storia è una contagiosa lettera d'amore alla città di Mumbai, recentemente scossa da terribili fatti di cronaca. Ma anche l'ombra della tragedia non riesce a sminuire l'animo luminoso di The Millionaire, perchè il film non ci risparmia le agonie della separazione. La favola crudele di Jamal, fantastica e pure caratterizzata da un realismo graffiante, ci racconta come sia possibile vivere, ed amare, nonostante (e con) esse.

Visivamente ammaliante e tematicamente profondo, The Millionaire è uno dei migliori film del 2008. Mette in scena una storia contemporanea ed emotivamente coinvolgente, è un film dalla quintessenza fortemente indiana e pure antidoto universale contro problemi endemici che appartengono a tutti, come la tristezza, l'anaffettività, il cinismo, e l'arrivismo sociale, simbolizzato dal successo del gioco televisivo che da il titolo al film di Boyle. E come tutte le favole, questa celebrazione della perseveranza e del trionfo della moralità contiene in sé un'idea più profonda - in questo caso, la natura relativa di quello che pensiamo di sapere, e di quello che realmente vale la pena sapere nella vita. Terrificante, divertente, e soprattutto estremamente vitale, non posso che consigliarne la visione.

9/10.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo direi in tutto, l'ho visto appena uscito e ne sono rimasto entusiasta, ne ho consigliato svariate volte la visione; oltre alla più che accurata critica qui letta devo aggiungere che ho trovato un parallelismo concettuale (ma come parli?! ehm...no...è che non sapevo come altro dirlo..)tra questo film e Trainspotting: come questo parlava del devastante mondo della droga in maniera divertente e vitale, così The Millionaire ci racconta le profondità nere del pianeta India con una gioia e un'energia che riescono a far guardare scene di una crudezza notevole senza cedere alla tentazione di distogliere lo sguardo dallo schermo.
Dopo "Le vite degli altri" per me è il film più bello degli ultimi anni.

DTN

Miike78 ha detto...

Mi fa piacere che anche tu lo abbia apprezzato! Tra l'altro, chi conosce Boyle e ha visto Millions troverà altrettanti parallelismi (:D): di là la favola di un ragazzo che trova del denaro, lo regala e finisce per chiacchierare con i santi. Di qua, la storia di un altro perseverante credente - non in Dio ma nell'amore -, e di nuovo il tema dell'attrazione generata dall'arricchimento improvviso.

Augh

Anonimo ha detto...

Prima di tutto, benvenuto al nuovo inviato!
Finalmente, il mio progetto di dar vita ad un sindacato dei free lance del blog può prendere vita.
Intenti rivoluzionari a parte, devo dire che il film mi attira molto, sembra una bella storia raccontata bene e senza buonismo.
Non lo ho visto, ma sicuramente lo metterò in cima alle mie priorità.

Miike78 ha detto...

Pare che la rece abbia portato fortuna :D

http://www.movieplayer.it/articoli/05262/corsa-agli-oscar-2009-per-i-globes-c-e-solo-the-millionaire/

Kill Mosquitos ha detto...

ma dai!!!
facciamoglielo notare...magari la prox volta ci facciam pagare!;-)

Anonimo ha detto...

Complimenti Miike,
mi hai fatto veramente venire la voglia di andare a vedere il film.
La prossima volta se pero' puoi fare la recensione rivelando meno la trama sarebbe meglio per non rovinare la sorpresa della visione.
Ho saltato intenzionalmente meta' del testo quando ho visto che andavi molto in dettaglio sulla storia.
My 2 cents.
L

Miike78 ha detto...

@L
Grazie per i complimenti, fanno sempre piacere :D
Hai ragione, probabilmente nel racconto mi sono lasciato un po' trascinare dall'entusiasmo, ma quando vedrai il film ti accorgerai che la storia è abbastanza prevedibile, mentre regia e sceneggiatura meritano davvero i premi vinti e chissà cosa ancora. E poi ci sono un sacco di colpi di scena su cui ho sorvolato, come quando... scherzo, grazie per il consiglio, prometto che le prossime volte farò più attenzione ;)

Mi-aaaaaaik