mercoledì 21 gennaio 2009

La rubrica di Ele

Intervista al Commissario Micuzzi di Sottotraccia

Oggi torno a parlare di un libro citato da Killmosquitos a inizio novembre.
Il libro è Sottotraccia, le Inchieste del Commissario Micuzzi, di Massimo Cassani.

Il libro, edito da Sironi Editore, è in libreria dall’inizio di novembre e ha incontrato un discreto successo tra gli appassionati di gialli, noir e buona lettura.
Ne parlo intervistando direttamente il protagonista, il Commissario Micuzzi.

Commissario Micuzzi buongiorno.
La prima cosa che vorrei chiederle è come sta andando la sua avventura. Ormai è in libreria da due mesi.

Certo non mi posso lamentare.
Il libro che mi vede protagonista è uscito un po’ in sordina, la stampa non mi inizialmente prestato troppa attenzione e, all’inizio, ero un po’ demoralizzato.
Poi, nel giro di qualche settimana, la Repubblica e La Voce hanno parlato di me, Radio Capital mi ha citato e la stampa varesina (Prealpina, Provincia di Varese e Varese News) mi ha dedicato tantissimo spazio.
Le presentazioni in libreria, a Milano e Varese, sono andate benissimo e mi dicono che il libro sia ormai quasi esaurito nelle librerie lombarde e, addirittura, in quelle romane.
In questi giorni siamo in ristampa; una bella soddisfazione per uno che fino a ieri era sconosciuto…


Commissario, a dire il vero, lei non è esattamente un eroe senza macchia e senza paura.
E’ imbranato, scorbutico, non sa cucinare, non frequenta i posti giusti, si dimentica i compleanni e, oltre tutto, riesce a trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato…

Mah…qualcuno dice così, in effetti…però, dai, è anche la mia forza. Non le racconto certo quello che succede nel libro, anche se la mia testa tra le nuvole, alla fine, mi dà una mano pure lì…
Al di là delle mie vicende professionali, mi dicono che il mio carattere un po’ distratto, un po’ com’è che ha detto lei, imbranato?, sia piaciuto molto a chi mi ha letto.
Non certo perché i miei lettori siano tutti imbranati… ma perché mi dicono che sono un personaggio vero e credibile.
E veri e credibili, anche se meno distratti di me, sono anche gli altri personaggi del libro, – i miei collaboratori, Lariccia, Teneriello e Salada e i personaggi che si muovono intorno al giallo, dallo scrittore Rondanini a quello strano e, diciamolo, un po’ inquietante personaggio che è il Grande.
Senza dimenticare, ovviamente, l’agente Rosaria Della Vedova, la donna più brutta del libro e forse di Milano, le affascinanti Corinna e Asia, la mia fidata amica Ambra Cattaneo, e anche mia moglie Margherita.


Ex moglie dovrebbe dire, commissario - Margherita lo ha lasciato dall’oggi al domani.
Eppure, con le donne ha un certo successo. Sono le donne che, pur sottotraccia, riescono a farla uscire dal guscio e a metterla sulla strada giusta.
Strada che attraversa Milano.
La sua però non è la Milano classica dei gialli, quella del nebbione di Scerbanenco, ma una Milano degli anni Novanta e Duemila, in cui la nebbia è sparita.
Anche se deve ammettere che ultimamente la nebbia a Milano ci è tornata. Commissario, un’altra volta al posto sbagliato nel momento sbagliato?

Dai, non proprio.
E’ vero che la nebbia è tornata a Milano, però è anche vero che…insomma, i nebbioni di Scerbanenco non ci sono più. Se la ricorda quella scena de I Ragazzi del Massacro in cui Duca Lamberti (protagonista dei romanzi di Scerbanenco – ndr) apre la finestra della questura e la nebbia invade la stanza. Chi la vede più quella nebbia lì? E poi, la nebbia negli anni Novanta e Duemila a Milano è sparita per davvero.

Commissario ma lei legge gialli? Non mi risulta!
No, non li leggo, non mi piacciono… Margherita però li legge, lei sa sempre tutto di tutti…la nebbia era il simbolo di una Milano diversa, in cui il proletariato e la piccola borghesia avevano una coscienza di classe e si sentivano parte dello stesso mondo. A partire dagli anni Ottanta, quando si sono diffusi edonismo, benessere e individualismo, la nebbia è sparita – insieme al collante sociale. Lo dice Margherita e se lo dice lei…
Sarà un caso che la nebbia è tornata proprio adesso che la crisi comincia a farsi sentire. E sarà un caso che la nebbia si è fatta vedere soprattutto in periferia, dove di soldi ce ne sono sempre meno?
Non lo so, però mi piace pensare che, con la crisi, possa tornare insieme alla nebbia anche un po’ di solidarietà e di senso della comunità.


Beh, detto da un orso come lei…
Io non faccio testo…

Insomma, la nebbia come coscienza di Milano.
Sì. E la città è l’altra vera protagonista di Sottotraccia. E Milano è anche protagonista di una mostra fotografica che si inaugura stasera alle Biciclette. Io però non ci vengo…a me i locali non piacciono molto…a Margherita, invece.

Lasci perdere Margherita, commissario, dicevamo della mostra.
L’ha organizzata una brava fotografa…una certa Roberta Mazzolini…

Mazzoleni, commissario, Roberta Mazzoleni, con la “e”…
Sì, vabbè, Mazzoleni…comunque ho saputo che comincia alle 18 alle Biciclette in Via Torti angolo Corso Genova.

Ne è sicuro?
Sì sì, me l’ha detto l’agente Rosaria Della Vedova…anche lei non sbaglia mai…come Margherita…presentano il libro il libro e si inaugura la mostra Milano Sottotraccia. Pare ci sia anche l’autore…Maurizio Cassoni…

Cassani, commissario, Massimo Cassani, è un giornalista.
Ah sì, giusto…e poi c’è anche un altro giornalista, un giornalista del Corriere, Riccardo Viola…

Uffa, Micuzzi, ma allora è un vizio. Riccardo Rosa, non Viola…ma lei le foto le ha viste?
Sì, le ho viste. Molto belle direi…raccontano Milano proprio così come la vedo io. Una Milano senza nebbia, un po’ metropoli e un po’ quartiere, ma soprattutto la Milano di chi ci vive, abita e lavora tutti i giorni.

Qualche altro appuntamento per chi vuole conoscerla meglio?
Un paio prima della fine di gennaio.
Domenica prossima alle 13.00 su RaiRadio2, alla trasmissione di Luca Crovi – Tutti i Colori del Giallo e poi sabato 31 gennaio alla Libreria del Giallo di via Tortona per una nuova presentazione poco prima di pranzo.


Grazie commissario. Un’ultima domanda.
I commissari ormai impazzano in libreria e anche sul piccolo schermo.
Per vederla in tv, forse è un po’ presto. Ma in libreria, pensa di tornarci?

Sembra proprio di sì.
Verso fine anno dovrebbe uscire il secondo libro che mi vede protagonista.
Per il terzo, beh, la storia c’è, però dipende anche da voi…




Per chi volesse conoscere meglio il commissario Micuzzi, l’appuntamento è:
da stasera alle 18 fino al 4 febbraio alle Biciclette con la mostra fotografica

in libreria con
Sottotraccia – le inchieste del Commissario Micuzzi
Di Massimo Cassani

Per chiudere un consiglio della Ele.
Sottotraccia è un bel libro – una storia piacevole e ben scritta, con personaggi ben costruiti a cui ci si affeziona.
Leggetelo.
E, se avete voglia di ricordare una Milano che non c’è più, leggete anche Scerbanenco.

5 commenti:

Miike78 ha detto...

I miei complimenti all'ispettore Micuzzi, ho letto il primo volume delle sue avventure e l'ho trovato davvero intrigante!!!

Anonimo ha detto...

Ciao Miike 78
ma stasera avremo il piacere di vederti alle biciclette?

Anonimo ha detto...

Complimenti anche da parte mia al commissario…..forse fin troppo bravo…. Non mi sarebbe dispiaciuto se avesse impiegato un po’ più di tempo a trovare i colpevoli….!!!!!!!

D&P

Miike78 ha detto...

@ele
Farò il possibile, lavoro permettendo :D Se non stasera, andrò sicuramente a curiosare nei prox giorni...

Anonimo ha detto...

Ma io non avevo capito che quella tizia che mi ha telefonato ieri sera volesse un'intervista...mi ha detto: "possiamo fare una chiacchierata?". Io primo ho pensato che no, non potevamo, non avevo voglia di parlare...poi. vabbè, mi sono lasciato convincere...ma non mi ha detto che poi avrebbe parlato di me su questo coso. Comunque grazie, è stata una sorpresa...anche se tutti questa attenzione...io preferisco la penombra...magari a casa...toscanello in bocca, nardini quanto basta...vabbè...

Solo una cosa: chi ha detto che sono stato troppo bravo? Ma se sono dimenato per tutto il libro senza capirci un'acca...!Margherita dice che non ho metodo...e secondo me ha ragione...lei ha sempre ragione...se fossi uno metodico allora sì che sarei bravo...ma così...è che mi faccio troppo trascinare...anche se a volte proprio questa deriva mi aiuta a venire a capo dei casi...distrazioni e cantonate comprese...

Allora, a stasera...cioè, io non so se ci sarò...ci sarà quel Cassoni...no Cassani che ha scritto il libro...ma a me i gialli non piacciono. A me piacciono gli Urania...ma anche quelli, non sempre...

comm. A. Micuzzi