giovedì 5 marzo 2009

Ascolta un cretino

di Mr.Wolf

Buongiorno a tutti, per problemi dell'editore, questa settimana Mr.Wolf esce di giovedì.

Buona lettura!

KM editor

Caracas, Italia

Guardando al lontano Venezuela si possono ravvisare curiosi parallelismi tra le nostre situazioni politiche che portano ad una considerazione interessante;
questo accostamento farà inorridire i “tifosi” di entrambi gli schieramenti politici perché ci sarà chi riterrà bestemmia paragonare un sogno socialista come Chavez al Berlusca e chi dall’altra parte riterrà il solito demagogico allarmismo assimilare il nostro Presidente del Consiglio a quello che a tutti gli effetti è poco meno di un dittatore.
Però i parallelismi ci sono: entrambi i leader sono forti accentratori, si circondano spesso, tranne alcune figure chiave, di personaggi di secondo piano perché hanno le idee chiare e bisogno di chi le metta in pratica, non di pensatori indipendenti;
sono uomini “del fare”, caratteristica che li avvicina alla gente comune molto più degli intellettuali dalle tante e belle teorie ma dalla poca pratica;
sono grandi comunicatori, populisti quanto basta, moltissimo in Venezuela, meno in Italia; sono eclettici, sbruffoni e sicuri di sé e sanno uscire dagli schemi della politica parlando una lingua più comprensibile ai cittadini.
Entrambi hanno un consenso popolare altissimo ed entrambi hanno diviso il paese.
Ed entrambi hanno annichilito l’opposizione. Un’opposizione che qui come dall’altra parte del mondo in tre lustri di battaglia è riuscita solo a frammentarsi, a gridare “al lupo, al lupo” (in Venezuela una qualche ragione ci può anche essere…) e a staccarsi sempre più dalla vita reale pensando di meritare di governare il paese per via di una presunta supremazia etica e morale sull’avversario.

Ma ora qualcosa sta cambiando.
Peccato però solo in Venezuela.
Mentre a Ferrara il nuovo leader del PD imbastiva una pagliacciata senza pari giurando sulla Costituzione del vecchio padre partigiano davanti al cippo commemorativo di una strage nazista, un po’ Obama della bassa, un po’ partigiano anche lui davanti alle armate del tiranno Berluscones, a Caracas i leader dell’opposizione hanno dato il via ad un nuovo corso riconoscendo la sconfitta e il peso politico dell’avversario, abbandonando la retorica da dittatura tout court con la quale si sono accorti di non attirare i cittadini bisognosi “del fare” e promuovendo la ricerca di un leader vero, che possa contrastare una figura ingombrante come quella di Chavez. Non sarà facile, è vero, e a loro vanno i miei migliori auguri, perché il caudillo Chavez mi piace come due dita negli occhi, e il loro compito è assai più arduo di quello della nostra sinistra.
Che da loro però avrebbe tanto da imparare, l’umiltà di non dire sempre: è colpa degli altri in primis.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

non è che in italia ,c'è un filo di panico perchè,dopo molto tempo,c'è un governo forte(non valido,ma forte cioè basato su una vasta, seppur eterogenea,base di consensi)che in virtù di un esito elettorale netto e chiaro mette in opera cambiamenti e riforme fino ad oggi solo(per fortuna?!?)teorizzate?
da sempre i cambiamenti o i tentativi di cambiamento sono sempre naufragati o hanno portato ad elezioni anticipate.
ora fare parallelismi fra berlusca ed un dittatore mi sembra stimolante e provocatorio ma non propriamente corretto.
per concludere il mio sconclusionato intervento:ci meritiamo quello che c'è o ci meritavamo quello che avevamo?

Anonimo ha detto...

Gran bell´articolo, sono veramente d´accordo su tutto!
B

Anonimo ha detto...

che palle Mr Wolf, sono d'accordo con te.
Per favore, puoi dire qualcosa che mi faccia arrabbiare?

Grazie

Anonimo ha detto...

Caro Mr. Wolf,
...e quindi???
Boh rispetto agli altri articoli piu' stimolanti questo mi lascia senza reazione...cade piatto..perche'?
Boh .. forse perche' il paragone e' talmente lontano che non me ne frega niente dell'analogia col Venezuela che in apparenza pou' avere tante cose simili al Bel Pease ma che in realta' no...per storia, economia, cultura etc...
Basta con sto guardare fuori per ispirazioni piu' o meno valide e abbiamo le palle di guardarci in faccia allo specchio e avere il coraggio di dire cosa si vede...

Ad anonimo 1 - intervento quasi incomprensibile come tu stesso ammetti...unico commento che avrei e' che SI...ci siamo meritati TUTTO perche' nessuno in realta' ci ha imposto niente:
- le stragi di stato
- la mafia
- la DC e Andreotti della prima repubblica
- Craxi e il socialismo rampante
- l'asemblea costituente
- la resistenza
- Mussolini
- la Repubblica di salo'
- il BOOM degli anni '60
- le leggi sul divorzio e sull'aborto
- Berlusconi
- Spadolini
- Moro
....
TUTTO e oggi siamo arrivati qui ed e' merito/colpa di TUTTI
Ciao ne'
L