mercoledì 25 febbraio 2009

Un mercoledì di paura...

....I primi quattro impianti previsti dall'intesa Italia-Francia - in teoria se ne potrebbero costruire due nello stesso posto - copriranno circa il 10-12% del fabbisogno energetico nazionale, contro l'obiettivo del 25% del governo. Dove saranno gli altri? L'identikit del "sito ideale" è facile: deve essere vicino all'acqua, preferibilmente al mare ("la portata del Po è in continuo calo", ricorda Callori), immune da rischi sismici e naturali, non lontano da un elettrodotto e da un porto, visto che molti dei componenti delle centrali arrivano pre-assemblati con dimensioni importanti via-mare. L'Enel una ventina d'anni fa aveva stilato un elenco di candidature che comprendeva un'altra area in Lombardia tra San Benedetto Po e Viadana ("vedremo e valuteremo - ha detto ieri Formigoni - non c'è né un no né un sì preventivo"), il delta del Po, un paio di località in Puglia, Avetrana e Carovigno, la Sicilia sud-orientale e l'isola di Pianosa ("il nucleare non sbarcherà in Toscana", ha promesso Erasmo D'Angelis, presidente della Commissione ambiente della Regione). E Scanzano Ionico in Basilicata era stato indicato come luogo ideale per lo smaltimento delle scorie. Un elenco che conserva ancora una certa attualità....


un estratto dell'articolo di Ettore Livini, su Repubblica.it di oggi (vedi articolo completo), da cui vorrei partire per alcune riflessioni.

Questo tema l'avevamo già trattato qualche tempo fa...
Ieri, però lo psiconano e il marito di Carlà hanno firmato l'accordo sul nucleare: 4 impianti nuovi di zecca da costruire in Italia entro il 2020, mi pare.

Torniamo alla ribalta con l'argomento nucleare quindi...e mi viene subito in mente Report e la sua trasmissione sul nucleare nel nostro belpaese.
paura.
vera.

Beninteso io credo che il nucleare sia ormai una scelta obbligata, dato il fabbisogno energetico.
e senza fare gli ipocriti, nessuno è disposto a rinunciare a quello che l'energia ci da. da nessun punto di vista.
tornereste a usare le candele, a fare poche lavatrici, a spegnere le luci e usare lampadine a basso consumo energetico, a spegnere la tv e lo stereo non dal telecomando (così non rimane accesa la lucina rossa..), ad avere città più buie, etc etc etc?
penso proprio di no.
quindi se il problema è'non voglio la centrale nel giardino di casa mia', che senso ha pagare altri paesi, che hanno centrali a 100km dal nostro benedetto giardino?
se succede qualcosa...ci siamo dentro tutti.
vedi Chernobyl.


2 riflessioni però, ci stanno.
la prima: con la superficialità di noi Italiani, riusciremo a tenere questi impianti in sicurezza? abbiamo visto le condizioni in cui sono le strutture di tentativi passati rimaste abbandonate...
la seconda: ma se la localizzazione deve essere vicina all'acqua, in territorio non sismico, non lontano da porti ed elettrodotti, ma lontano da acquedotti etc etc...
avete presente com'è fatta l'italia?
stretta e lunga...e sovraffollata..

e sapete chi se la prenderà in quelo posto?
il sud
perchè?
perchè ha bisogno di soldi
perchè non gliene frega un cazzo a nessuno.

e da qualche parte, ste centrali, dovranno pur metterle.

KM ecologista

19 commenti:

Anonimo ha detto...

come già detto in passato non sono d'accordo sul discorso sicurezza, in Italia abbiamo delle eccellenze anche se non si vedono perchè si preferisce parlare di calcio e di fascisti contro comunisti, e molti ingegneri nucleari italiani di chiara fama lavorano all'estero per il ridicolo embargo sul nucleare di vent'anni fa; gli standard e i protocolli sono sicuri e condivisi da tutti i paesi europei, le aziende che costruiscono centrali si contano nel mondo sulle dita di una mano e quelle che costruiranno le centrali da noi lo fanno già in Germania, Francia, Gran Bretagna, etc... quindi gli standard di sicurezza mi sembrano alti, non essendoci mai stato in Europa un incidente; e se riescono a manutenere centrali nucleari gli spagnoli, gli sloveni, i cechi e i bulgari non vedo come non potremmo riuscirci noi almeno altrettanto bene.
I siti probabilmente ricalcheranno quelli già scelti 30 anni fa, perchè ovviamente i requisiti sono gli stessi, quindi Caorso (PC), Trino Vercellese, Montalto di Castro (VT), quindi non al sud, anche se ovviamente molti altri siti sono possibili, anche nel meridione, ma rispetto a quello che è stato fatto al sud fino ad adesso non mi sembra assolutamente un declassamento, anzi.
Un reattore nucleare produce ogni anno scorie di bassa radioattività per circa duemila tonnellate, che equivale ad un cubo di 10mt di lato, che vengono poi fuse con il piombo e vetrificate per isolarle definitivamente, raddoppiandone circa il volume, e scorie ad alta radioattività per un decimo del valore precedente, che devono essere stoccate all'interno delle centrali stesse. Rispetto ai milioni di metri cubi di prodotti tossici di vario genere che vengono DISPERSI nell'atmosfera ogni anno da una tradizionale centrale a carbone o ad olio naturale, io preferirei avere vicino una centrale nucleare senza nessun dubbio.

DTN

Kill Mosquitos ha detto...

ribatto solo sulla questione sicurezza: tu parli sempre di eccellenze, riferito ad ingegneri nucleari.
niente da dire.
loro saranno pur bravi.
ma chi esegue i protocolli, sicuramente minuziosi - operai, extracomunitari, etc etc - forse non sono così ...ehm eccellenti direi.
anzi.
a vedere come non hanno avuto cura dei siti 'dismessi' o quasi (vedi Report) direi che c'è da avere paura.
e tanta.
altro che.
e non perchè non ci fossero delle regole da seguire anche in quei casi.

quindi, a parte gli 'ingegneri eccelsi', sono preoccupata per il modo in cui l'italiano medio svolge il proprio lavoro...
e questi 'italiani medi', senza nulla togliere, sono abbastanza concentrati nella sfera dei lavori puramente operativi, e cioè sono coloro che eseguono i protocolli di sicurezza.
stiamo apposto...

'vabbè, che sarà mai' è una delle frasi tipiche dell'italiano ''medio''

io continuo ad aver paura.

Anonimo ha detto...

me lo ricordo il Report sul nucleare e sai cosa? io penso che i problemi evidenziati sia che da noi passata la festa gabbato lu santo: il problema del nucleare è stato abbandonato a sè stesso perchè il nucleare è sparito dalla sfera degli interessi, se avessimo proceduto con lo sviluppo come negli altri paesi la situazione ora non sarebbe così; un glorioso esempio è l'ente che in Italia si deve occupare della dismissione degli enti statali inutili, un carrozzone succhiasoldi senza fine.
In Italia ci sono comunque centinaia di siti anche più pericolosi di una centrale nucleare, impianti chimici in cui un'esplosione causerebbe molti ma molti più danni di una fuga di radioattività da una centrale, calcolando una media degli incidenti verificatisi in giro per il mondo, ma tragedie non ce ne sono state, da Seveso in poi.
Il personale di questo tipo di impianti, così come delle cenrtali nucleari, è interamente specializzato, mica prendono la gente alle agenzie interinali o i marocchini agli angoli delle strade

DTN

DTN

Kill Mosquitos ha detto...

ne sei proprio sicuro???
anche chi fa le pulizie lì è importante...

Miike78 ha detto...

Io credo che in Italia, quando si parla di "nucleare", non si sia mai arrivati a scindere completamente la componente emotiva da quella razionale, fin dai tempi dell'insalata di Chernobyl. Quindi da un lato abbiamo il discorso sicurezza ("sono sicure!" "non lo sono!" "ce le abbiamo comunque ai confini!" "non le voglio sotto casa!" "l'ultima generazione è a prova di cataclisma!"), e dall'altro quello legato alla convenienza (tempi biblici di costruzione vs. effettivo risparmio), peraltro non meno controverso del primo - provate a googlare un po' e troverete scienziati più o meno credibili che sostengono con veemenza posizioni diametralmente opposte. Per quanto mi riguarda, sforzandomi di non farne una questione di principio, non posso che constatare che il nucleare è un po' in tutto il mondo (e in particolare nei paesi "poveri" di risorse naturali, come il Giappone) una delle fonti energetiche privilegiate del nuovo millennio. Per l'Italia? Facessero adesso il referendum, con la crisi probabilmente vincerebbero i sì. Io... pure... forse... però...

Anonimo ha detto...

Brevemente, sono contraria al nucleare.
Per due motivi; uno forse irrazionale: ho paura.
Non metto in dubbio che in Italia ci siano eccellenze costrette a migrare e il loro ritorno sarebbe assolutamente benvenuto. Tuttavia, le idee di queste intelligenze verranno verosimilmente realizzate da imbecilli corrotti e raccomandati che metteranno al primo posto il proprio tornaconto e non certo la sicurezza.

Il secondo motivo molto razionale.
Ok, dobbiamo pensare a nuove fonti di energia.
E allora com'è che, pur essendo il paese del sole, pur avendo km e km di costa ventosa, siamo tra gli ultimi in europa nella produzione di energia eolica e fotovoltaica.
Che, oltre a essere meno rischiose sono anche:
- più economiche
- realizzabile in tempi brevi

DTN, probabilmente hai ragione. Pensa però a quello che ha scritto ieri Mr Wolf e la conclusione non può che essere una: la fretta sul nucleare è legata solo ed escluivamente al personale tornaconto della casta

Anonimo ha detto...

Per Miike
Oggi in Italia, vincerebbero i sì anche se si facesse un referendum per devolvere il 50% dello stipendio di ciascuno ai bambini poveri di Arcore...

Anonimo ha detto...

io penso solo che se non si inizia non si finisce, quindi non vedo la fretta, se n'è parlato per mesi e ora arriva un accordo con la Francia che è la prima parte della fase operativa; sono perfettamente d'accordo con la scelta del nucleare, l'unico errore che è stato fatto è stato fare cavalcare l'onda della paura per Chernobyl ai soliti "disinteressati" per far passare un referendum che tra l'altro non dice neanche quello che le masse urlanti pensano che dica.
Io sarei per affiancare alle centrali nucleari, che formerebbero la base del fabbisogno energetico nazionale, allo sviluppo delle energie alternative, ancora troppo instabili per garantire quello di cui abbiamo bisogno realmente, ed eliminerei le attuali centrali a carbone e olio combustibile che costano un sacco e inquinano tantissimo; per le fonti ecologiche i costi cmq sono ancora molto alti e il problema maggiore è l'incostanza della resa. Es. una pala eolica deve avere uno spazio ben definito per funzionare bene e per arrivare al fabbisogno coperto da un reattore nucleare da 1 GigaWatt bisognerebbe utilizzare circa 700 pale da 3MW perchè purtroppo questi apparati non girano praticamente mai al regime ottimale e la produzione media è circa 1,5MW; inoltre se c'è tanto vento producono troppa energia che al momento non è immagazzinabile se non con procedimento costosissimi e poco efficienti; e se c'è troppo vento, e parlo di soli 25km/h, bisogna fermarli. In soldoni bisognerebbe con la tecnologia attuale installare 5.600 pale eoliche per NON essere sicuri di avere i risultati di 4 centrali nucleari bireattore. Una centrale costa circa 4 miliardi, 1.400 pale 4,2 miliardi, non vedo tutto questo risparmio, oltre a dover trovare lo spazio per metterle. Dell'energia solare non ne parliamo neanche perchè ha costi quasi doppi dell'eolica.

DTN

Kill Mosquitos ha detto...

uè, mi sembri wikipedia...;-)

Anonimo ha detto...

ho un amico ingegnere che lavora per la comunità europea studiando proprio i problemi energetici; con ste cose mi fa due PALE così...:-)

DTN

Anonimo ha detto...

Caro il mio DTN...
di seguito il link a un articolo sul corriere di oggi
http://www.corriere.it/economia/09_febbraio_25/nucleare_scajola_17589e8a-0320-11de-a752-00144f02aabc.shtml
In breve, il ministro Scajola dice "Nucleare, la prima pietra entro fine legislatura".

In sintesi: poi sono c...i di chi arriva dopo.
DTN, fai come dico, ascolta Mr Wolf!

Anonimo ha detto...

E' vero, vogliono fare nuove centrali nucleari accipicchia ma dove sono i fessi che erano andati a votere al referendum del "1900 e voltas in drè"....
Speriamo almeno che abbiano il buon senso di non costruirle vicino al Moncenisio prima che mi vadano ad inquinare le sorgenti del Po. Non vorrei che i ns ragazzi dalla camicia verde non si possano più dissetare quando vanno a far i campi scuola come i boy-scout!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

nello stesso articolo c'è la spiega di questa frase, non è che si prende e si parte così alla garibaldina; non c'è neanche una gara d'appalto aperta...

Mr.Wolf lascialo dov'è, preferisco ragionare con la mia testa ;-)

DTN

Anonimo ha detto...

Quindi caro DTN alla fine si torna alla politica degli annunci

Come ho già detto ieri ... much ado about nothing

Anonimo ha detto...

cara KM...c'è tutta una problematica a priori...facciamo un esempio banale...hai una lavatrice in casa che non ha mai funzionato e dopo anni di sofferenze spendi pure 200 euro per venire a fartela prendere e portare via...il tecnico te la sotterra sotto in giardino perchè sennò gli viene l'antitetanica....tu ricompreresti ora dopo 30 anni la stessa lavatrice della stessa marca? quantomeno cercheresti un'alternativa o no???? vedi la spagna...non capisco perchè questo improvviso braccetto filo-francese...ma è la solita merdosa storia...siamo ancora in debito con la francia che ci vende a caro prezzo l'energia che fra l'altro in parte produciamo poi di notte e rivendiamo a prezzo stracciato ai cugini d'oltrealpe...attendo sicuramente correzzioni a quanto detto siate buoni non ho molto tempo per informarmi in sto periodo...

ecobabà

Anonimo ha detto...

Non capisco, se ci vogliono 3-4 anni di tempi tecnici e poi altri 5 anni di per costruire le centrali non vedo quandoo si sarebbe dovuto annunciare l'accordo con la Francia, fra 10 anni?

DTN

Anonimo ha detto...

devo dire che al cospetto di dtn ,ci si ,o meglio ,mi sento veramente ignorante,e mi rendo conto anche che spesso le opinioni non sono sufragate da dati sensibili ma dall'emotività e dalla superficialità,e si badi bene questo è pur sempre un blog di persone mediamente "acculturate",figurarsi un referendum ........
da parte mia un ringraziamento a DTN per le notizie e le informazioni recepite oggi.

eno ignorante 2009

Anonimo ha detto...

accidenti, il figliolo scemo del commercialista di S sta alzando la cresta

Da Cappellacci arriva l'alt al premier:
«Da noi nessuna centrale nucleare»

Questo lo vedo male...

Anonimo ha detto...

Vorrei tranquillizzare la mia bionda preferita... in Puglia e comunque in genere nel profondo sud è dura che faranno centrali anche perchè la rete nazionale non ha la portanza per poter trasportare al nord l'energia in eccesso.. esempio lampante sono le pale eoliche installate nei dintorni di Foggia che sono perennemente spente!!!
per il resto condivido la paura per la costruzione e gestione delle centrali nucleari in italia non perchè non esistano persone capaci e specializzate ma per il magna magna che ci caratterizza (questo per la costruzione) e per l'atteggiamento di leggerezza tipico italiano nei confronti della sicurezza e l'unica immagine che mi viene in mente è bopal!
l'altra considerazione è relativa alle tempsistiche... a conti fatti le centrali italiane (sempre che trovino un posto in cui farle!) dovrebbero entrare in funzione a circa uno/due anni dall'applicazione della nuova tecnologia nucleare... quindi da nuove già obsolete.. insomma un grande acquisto!
W.