martedì 17 febbraio 2009

Ascolta un cretino

di Mr.Wolf

INSINDACABILI SINDACATI

La grande manifestazione della CGIL di qualche giorno fa,
indetta nominalmente per protestare contro le strategie anti-crisi del governo,
ha invece raggiunto abbastanza efficacemente lo scopo reale di mettere in guardia CISL e UIL sui rischi di accordi separati col governo: voi fate quello che vi pare, ma se noi diciamo di no possiamo bloccare lo stesso ogni attività produttiva.
Ed Epifani questo messaggio l’ha lanciato in grande stile con il pieno sostegno in piazza degli alti papaveri del PD, cercando legittimità per una protesta assolutamente orfana di idee costruttive, come purtroppo ormai ci hanno abituato i sindacati nel nostro paese.

Intendiamoci, i sindacati sono fondamentali in una società civile, in diritto si dice che tra il datore di lavoro ed il suo dipendente esiste una disuguaglianza oggettiva, cioè una differente forza contrattuale, perché il lavoratore è una merce fruibile, come il denaro, soprattutto quando non è specializzato; è sostituibile con facilità da parte del datore di lavoro, il quale riceverà un minor danno dalla perdita di un operaio, che non l'operaio dalla perdita del posto.
Questa disuguaglianza viene livellata da leggi che proteggono i lavoratori in generale e dai sindacati nello specifico della categorie di lavoro, del singolo lavoratore e della contrattazione collettiva degli accordi.
Negli anni del boom economico e della grande industrializzazione i sindacati hanno fatto grandi conquiste per i lavoratori e per la democrazia italiana stessa, e anche semplici parole come permesso retribuito, delegato, responsabile della sicurezza sono stati passi avanti importantissimi ed essenziali per i diritti dei cittadini lavoratori.

Purtroppo però non siamo stati capaci di frenare quando bisognava farlo ed ora l’eccessiva sindacalizzazione è diventata un male al pari del suo opposto,
la negazione della libertà sindacale, e una CGIL con ormai ben poche radici nel tessuto produttivo sta contribuendo in maniera sostanziale all’affossamento dell’economia più che badare alla tutela dei lavoratori.
E questo da parecchi anni.
L’esempio servito su un piatto d’argento è la vicenda Alitalia dove pur di non perdere la faccia davanti ai suoi quasi 6 milioni di tesserati, dopo decenni di pessimo operato, ha sostanzialmente fatto saltare l’accordo faticosamente composto dal governo Prodi con Air France per consegnare poi la nostra disastrata compagnia di bandiera in mano alla onerosa e ridicola operazione elettorale del centrodestra con il risultato, entrando nel merito di quella che dovrebbe essere la sua funziona protettiva del lavoratore, di far perdere il triplo dei posti di lavoro rispetto a quelli previsti dall’accordo coi francesi.
Per completare il quadro, al tempo dell’offerta di Air France, Lufthansa si tirò indietro ancora prima di fare una proposta perché i sindacati tedeschi ritennero troppo sindacalizzata l’azienda italiana!

Non sarebbe il tempo adatto per una bella riforma dei sindacati?
Non sarebbe ora di riportare i sindacati alla funzione che dovrebbero avere e che tanto bene ha fatto alla nostra democrazia, cancellare la formula tante tessere= tanti voti e ridare una dignità nel mondo del lavoro italiano alla parola “meritocrazia”?

Mr.Wolf

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Mr Wolf
spero che la tua voglia essere solo l'ennesima provocazione.
Personalmente, come lavoratore dipendente, nonchè come cittadino maggiorenne di sesso femminile, ritengo che CGIL sia l'unica forma di rappresentanza che mi rimanga - per inciso non sono iscritta al sindacato e non penso di farlo.
Quando quelle cacchette di CISL e UIL danno ragione a un governo e a un presidente del consiglio che, tra le altre cose propone di:
- affiancare un soldato ad ogni bella ragazza
- dice che Eluana Englaro può partorire
- taglia lo stipendio agli statali malati (per chi non lo sapesse, la riforma Brunetta prevede che i giorni di malattia NON siano retribuiti)
- limita il diritto di sciopero
ecc ecc ecc
ringrazio la CGIL non fosse altro perchè fa snetire un'altra voce

Se poi qualcuno ritiene di avere idee e strategie migliori, è caldamente invitato a mettersi in gioco di persona.

Anonimo ha detto...

Il problema, secondo me, non è il ruolo indiscutibilmente utile del sindacato ma il suo operato.
anch'io sono una lavoratrice dipendente ma 1 non mi sento assolutamente tutelata dal sindacato 2 ho avuto spesso e volentieri occasioni di verificare che i sindacati tendono ad abbracciare le cause perse e soprattutto quelle indifendibili!!!
volgiamo parlare di Alitalia? grazie alla strumentalizzazione fatta dai sindacati i poveri lavoratori che il posto ce l'hanno ancora dovranno pagare 7 anni di cassa integrazione al perosnale alitalia.... 7 anni per cercare un posto di lavoro????? ma stiamo scherzando??? e che dire delle lamentele perchè le povere hostess non hanno il 70% del loro stipendio (3.000 €) ma solo 800 miseri euro???? ma stiamo scherzando di nuovo?? ringrazia per quei 800 euro sudati da qualcun'altro! e mettiti in pista per cercare un nuovo lavoro altro che andare al grande fratello e lamentarti che non ti hanno dato l'aspettativa!! e magari i sindacati hanno anche il coraggio di difenderla!
come per tante cose in Italia i valori alla base dle sindacato sono stati persi e pesano solo i voti ed il potere che ne deriva!
sono delusissima dall'operato dei sindacati e spero che presto possano comprendere che nella difesa dei valori (smepre che riescano ancora ad individuarli) è da ponderare anche le conseguenze economiche e sociali derivanti!
W.

Anonimo ha detto...

Non era provocazione la mia, piuttosto una considerazione dei fatti: purtroppo c'è in atto un gioco di potere all'interno dell'universo sindacati e la CGIL sta giocando a chi ce l'ha più lungo a scapito del lavoratore; CISL e UIL hanno fatto per anni lo stesso gioco, e quindi non raccolgono certo le mie simpatie, ma adesso hanno capito che c'è una crisi, e profonda, e danno disponibilità per un dialogo, cosa che CGIL non sembra in grado di fare, forse troppo impegnata a mantenere uno status quo. Ma così non si va da nessuna parte, in ogni caso non è possibile dire: c'è la crisi, tutto va a farsi fottere ma non toccate il mio giardinetto, è irresponsabile e soprattutto miope. E altrettanto miope è porre dei paletti come quelli che mi porti ad esempio, cara kakatonics, perchè mi dici cosa c'entra il mondo del lavoro col caso Englaro? o con una stupida battuta fuori luogo? se allora non si deve dialogare con chi dice cazzate l'opposizione dovrebbe sempre e solo dire di no (non quella vigente, tutte e sempre), i sindacati non dovrebbero sedersi ai tavoli di contrattazione e perdere di conseguenza lo scopo stesso della loro esistenza, rappresentare i lavoratori. Cosa succederebbe in Italia? Mi pare che la strategia "muro contro muro" sia già fin troppo usata nel nostro paese per auspicarne un aumento, considerando i risultati.
E visto che il target di questo blog per scelta di KM è abbastanza alto non diciamo falsità populistiche perchè si perde credibilità: la riforma Brunetta prevede che per i primi 10 gg di malattia sia corrisposto il trattamento economico fondamentale spogliato di indennità o emolumenti fissi e continuativi, fatti salvi casi di ricoveri ospedalieri, day hospital, terapie salvavita, infortuni sul lavoro, cause di servizio,..); questa norma è parte di un pacchetto che sicuramente non è la cura ma è un inizio e ha già portato dei benefici alla PA, che di una bella regolata ha di sicuro bisogno. E nessuno ha limitato il diritto di sciopero in Italia, fino a prova contraria.

Mr.Wolf

Anonimo ha detto...

Caro Mr Wolf
ho amici che lavorano come dipendenti pubblici - insegnati elementari per essere precisi - e ti assicuro che non è come dici tu!

Anonimo ha detto...

Io riporto quanto dice la legge che viene applicata e l'esperienza del singolo non può essere diversa, stiamo parlando di pubblico impiego, non di raccolta di pomodori in nero in Puglia e caporalato. Di dipendenti pubblici me conosco anch'io, e due di essi sono anche loro maestri elementari; una è anche molto mia amica, e ho avuto modo di "sorbirmi" le lamentele per il trattamento Brunetta, ma la decurtazione a zero dello stipendio in caso di malattia non l'ho vista da nessuna parte.
Voorei proprio vederla una busta paga di chi asserisce che in malattia non si viene pagati un centesimo

Mr.Wolf