martedì 28 ottobre 2008

Perchè?

quando c'è un argomento meno politico siete in pochi a scrivere
e soprattutto
non c'è dibattito?

a parte la questione tempo
- scusa banale direi perchè 5 min nella giornata si trovano per scrivere un pensiero..-
mi chiedo, visto che siete assidui lettori del blog,
perchè non essere attivi invece che passivi?

L'idea dei blog in generale è quella della condivisione.
c'è "l'editore", io in questo caso,
che ogni giorno scrive su di un tema
e cerca di farlo in modo sicuramente personale ma in modo che tutti
possano scrivere.
e poi ci sono i lettori.
che leggono, pensano, e formulano un proprio pensiero.

alcuni scrivono
altri no.

voi venite qui, leggete, ma la maggior parte di voi non scrive.
poi, alcuni di voi, mi mandano messaggi sul telefono, su gmail, su facebook, sul messenger ed ancora sul telefonino, per dire cosa pensano.

ma perchè non scrivete sul blog?
questo può essere un momento di confronto per tutti
un momento per dire la propria
e per riflettere sulle proprie opinioni

qualcuno, quando ho deciso di aprire questo blog, mi ha detto:
" ma come fai, ti apri al mondo così. io non ne sarei capace"

la mia risposta è: "ci hai mai provato?"

anch'io quando ho cominciato a scrivere sul blog
avevo un pò di timore
e l'ho tutt'ora
dato che mi espongo al 'giudizio' di voi che venite a leggere

ma è così bello il confronto
leggere come la pensate
quello che dite
che la paura di espormi passa
anzi
se la critica è costruttiva (non dire 'mi viene il vomito' punto, ma esprimere il proprio parere su una questione e prendere una posizione, motivandola)
mi apre la mente!
e mi fa riflettere
e forse, un pochino, mi fa diventare una persona migliore
più flessibile,
non arroccata nel proprio fortino
ma libera da schemi.

Il blog è per voi anonimo:
tutti sapete chi sono io, o quasi
ma tra di voi non c'è 'conoscenza', dato che usiamo dei nick name

quindi di cosa avete paura?
anche di esprimere opinioni nell'anonimato?
e non mi dite che non sapete cosa dire...
perchè se venite a trovarmi ogni giorno,
vuol dire che vi interessano gli argomenti che vi propongo.
magari non tutti i giorni ma tendenzialmente sì!

e se vi sentite attaccati,
non siate permalosi.
c'è qualcuno che la pensa in modo diverso da voi.
embhè? thanks god, direbbero gli anglosassoni.
sennò, come caspita si fa ad imparare ed evolversi?

forza su.

a me sta cosa del blog mi piace
e ci dedico del tempo
e vedo che ho dei lettori assidui

rendiamolo un posto di confronto
di idee
di scambi culturali
di divertimento

con il contributo di tutti!

grazie.
e dopo questa filippica (miiii che logorroica)
aspetto ansiosa commenti!

KM pushing

11 commenti:

Anonimo ha detto...

che dire kills? abbiamo riflettuto insieme su questa cosa proprio nel fine settimana confrontando i commenti che giungono ai nostri blog. Rispetterei però anche chi non se la sente di sbottonarsi, neppure in forma anonima. Se fa una tappa qui è perché evidentemente trova stimolante assistere ai match che spesso si consumano tra i frequentatori. E sicuramente, è più costruttivo che assistere all'increscioso spettacolo dei politici che si azzuffano in TV. Brava Geo!
Vieni a farti un giro dalle mie parti oggi, c'è una ricetta della Rebi. La prossima volta te la faccio preparare.
baci, CookingMama

Anonimo ha detto...

Pekke? Pekke??!
Perche':
- siamo tutti figli di Silvio
- ero in piazza ma non mi hanno contato
- da bambino non mi passavano mai la palla
- mio fratello mi ha distrutto sei Barbie
- non ho mai visto la neve
- quando c'era Lui si stava meglio
- non so dove andare il prossimo fine settimana
- ma chi vi credete di essere?
- non mi piace il vomito sopratutto addosso
- ma chi ssenefrega!!

Boh! Fate voi.
Ma la prossima volta che vi viene il prurito da commento via chat o SMS o chiamata...Pekke' no anche sul blog?
Pekke' no?
L

PS Brev la Geo!

Anonimo ha detto...

si dice:
thank god;
non thanks.

beota !
;-)

il resto tutto giusto.

meri-star

Anonimo ha detto...

'I stand upon my desk to remind myself that we must constantly look at things in a different way.'
Prof. Keating, Dead Poet Society

..'sera

pp

Kill Mosquitos ha detto...

e come darti torto mery star?
per una volta c'hai ragione.
vei? non si finisce mai di imparare!

ehi L, me gustano i tuoi pekkè all'italiana!
però hai dimenticato il papa..
pekke?????

Anonimo ha detto...

cadrà nell'oblio della tarda sera che ci accompagna nel sonno notturno..ma tant'è..

come un notorio postista ho il vomito.

è tutta la sera che il ministro della paura ci stordisce, ci terrorizza con guede, knox, sollecito, mailat. emergenza immigrati clandestini.
gli stranieri delinquono.
rubano nelle nostre case.
stuprano le nostre donne.
tenere alta la tensione.
'la guerra è pace.
la libertà è schiavitù. l'ignoranza è forza'.
non per alimentare sentimenti anti-islamici, mi ha colpito lo stridore delle notizie inutili di cui siamo inondati con qualcos'altro avvenuto nelle stesse ore:
Chisimaio (Somalia) - E' stata lapidata in pubblico perche' accusata di adulterio: Asha aveva solo 23 anni, ma un tribunale fondamentalista delle deposte Corti islamiche aveva ordinato la macabra esecuzione. Il capo coperto da un velo verde e una maschera verde, la giovane e' stata condotta sul luogo del supplizio a bordo di un furgone, e' stata infilata in una buca fino al collo, davanti a centinaia di persone, che si erano raccolte nella tarda serata di lunedi', nella citta' portuale 500 chilometri a sud di Mogadiscio. Per tre volte i suoi carnefici l'hanno tirata fuori per verificare se fosse morta. E quando i parenti furenti si sono scatenati cercando di soccorrerla e' scoppiato il caos, le guardie hanno aperto il fuoco e un bimbo e' rimasto ucciso. Dramma nel dramma, in Somalia. Miliziani somali fedeli alle deposte Corti islamiche hanno giustiziato in pubblico la giovane donna accusata di adulterio, ricorrendo all'arcaico e macabro metodo della lapidazione. "Ci era stata detto che lei stessa aveva riconosciuto la propria colpa, ma bisognava vederla come urlava, mentre la immobilizzavano legandole mani e piedi. A quel punto un congiunto le e' corso incontro, tentando di aiutarla, ma gli integralisti di guardia hanno aperto il fuoco per fermarlo, e hanno ucciso un bambino". Secondo i familiari, Asha non ha ricevuto un 'processo' coranico equo: "L'Islam", ha ricordato la sorella, "non permette che una donna sia messa a morte per adulterio se non si sono presentati pubblicamente l'uomo con cui ha avuto rapporti sessuali e quattro testimoni del fatto". I giudici fondamentalisti si sono pero' limitati a replicare che puniranno in maniera adeguata la guardia responsabile della morte del bimbo. E' il primo episodio del genere di cui si abbia notizia in Somalia da due anni: da prima cioe' che, alla fine del 2006, le truppe del governo transitorio di Mogadiscio sconfiggessero le Corti islamiche con il determinante appoggio militare dell'Etiopia. I ribelli hanno pero' intrapreso una guerriglia difficile da contrastare, e lo scorso agosto si sono reimpadroniti di Chisimaio, imponendovi leggi ispirate alla piu' vieta concezione dell'Islam; in citta', per esempio, e' proibita qualsiasi forma di svago perche' considerata blasfema.
(fonte AGI)

..notte.

pippo

Kill Mosquitos ha detto...

e sarà senza seguito anche questa, ase non la posto in prima pagina...mi sa..

Anonimo ha detto...

é venuto il vomito anche a me....da pelle d´oca...
io sono una di quelle che scrive poco ma legge sempre e ti dico geo che i post politici sono superinteressanti (ps: sabato ho sentito quasi integralmente il discorso di veltroni!) ma queste notizie di cronaca a me toccano ancora di piú...e mi fanno riflettere tantissimo sulla "fortuna" che abbiamo ad essere nati qui...

Anonimo ha detto...

Ma mi sembra che il ministero della Paura funzioni benissimo...

Forse e' un problema di prospettive...100 anni fa il 'mio' mondo aveva un raggio di qualche centinaio di kilometri...oltre, ai fini pratici, non esisteva.
Oggi sono esposto a notizie (per lo piu' macabre o negative...senno' non si qualificano come notizie) da TUTTO il mondo...
Nello stesso giorno della lapidazione in Somalia, un 70enne e' stato giustiziato dal governo Giapponese a decine sono stati fucilati in Cina, in Corea del Nord continuano a morire di fame e in Texsas ne hanno giustiziati altri due...e potrei continuare all'infinito.
Il punto e'...non sarebbe meglio discutere e preoccuparsi di cose che possiamo influenzare direttamente nel nostro contesto e che i nostri comportamenti come singoli possono cambiare? con azioni, voti, donazioni...etc
Restare allibiti di fronte all'ingiustizia e la violenza che ogni giorno 6 MILIARDI di persone possono generare non mi pare molto utile...
continuiamo a considerarci fortunati OK ...

e quindi?

L

Anonimo ha detto...

...e quindi secondo me si possono fare, senza cadere in contraddizione, entrambe le cose.
Rendersi conto di essere fortunati e dirlo non é peccato né cosa ovvia se si rende questo pensiero produttivo. Io ringrazio Dio ogni giorno per quello che ho, ma so anche che quello che ho me lo sono guadagnato, e chi mi conosce lo sa. Sembrerá arrogante ma io ho corso i miei rischi, ho mollato tutto per seguire il mio sogno. Ma, se fossi nata in un altro contesto sociale questa libertá di azione non l´avrei avuta, quindi SONO FORTUNATA.
Detto questo mi prendo la libertá di restare allibita quando leggo certi eventi di cronaca e questo sconcerto e il rendermi conto di essere fortunata mi spinge all´azione e nel mio piccolo ad aiutare concretamente chi cosí fortunato non lo é....
nn vedo come una cosa possa escludere l´altra
b

Anonimo ha detto...

sono d'accordo...in parte
e' sempre un bene ricordarsi che siamo fortunati perche' viviamo in un posto dove le donne non sono lapidate per l'adulterio, dove la maggior parte della gente sa che qualcosa nel piatto a cena lo trova e che se ci si mette in gioco si puo' avere l'opportunita' di realizzare i propri sogni/ambizioni.
Allo stesso tempo ammettiamo di essere degli sfortunati perche' un terzo del paese e' sotto il controllo di fatto di organizzazioni mafiose, abbiamo il debito pubblico piu' grande dei paesi sviluppati (in % sul PIL), la corruzione/concussione e' un modus operandi ormai accettato da tutti gli imprenditori, il numero piu alto di analfabeti di ritorno e una generalizzata mancanza di cultura democratica..
Quindi io, nel mio piccolo, preferisco indignarmi per le mancanze a casa piuttosto che tentare di cambiare le cose in Somalia...ammesso che i Somali lo vogliano il nostro aiuto...intendo al dila' del cibo e dei pozzi.
Mi rendo conto che possa suonare egoistico ma mi sembra che i problemi in Italia siano tali e tanti ...
Forse sbaglio...
L