martedì 7 ottobre 2008

Nel lontano 1950...

...Piero Calamandrei pronunciava un discorso al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma, esattamente l'11 febbraio.

Sono un pò 'pigra' in questi giorni
più che pigra ho un pò da fare
e non riesco ad andare a fondo delle cose

uno di voi, data la mia pubblica richiesta di contenuti della settimana scorsa,
ha pensato di mandarmi questo discorso che vi riporto
pronunciato nel 1950, ma credo di grande attualità.

e dato che voi
miei cari lettori di questo improvvisato blog
vi 'scaldate' solo quando si parla di politica...

et voilà!!

"Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito. Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito. Ma c'è un'altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime..Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"


personalmente, un brivido...

KM shiver

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande post Geo e grande pure Calamandrei... il problema da affrontare e' che la scuola pubblica e' altamente inefficiente.

Recentemente il Pres. Napolitano:
'L'Italia - per gli impegni assunti in sede europea, e nel suo stesso vitale interesse - deve ridurre a zero nei prossimi anni il suo deficit pubblico per incidere sempre di più sul debito accumulato nel passato. Nessuna parte sociale e politica può sfuggire a questo imperativo ; ed esso comporta anche - inutile negarlo - un contenimento della spesa per la scuola. Questa va collocata tra le priorità per l'avvenire del paese, e merita dunque - per la sua alta funzione pubblica - una speciale considerazione anche quando si affronta il problema complessivo della riduzione della spesa pubblica corrente. Per quel che riguarda la scuola l'obbiettivo di una minore spesa non può prevalere su tutti gli altri, e va formulato, punto per punto, con grande attenzione ai contenuti e ai tempi, in un clima di dialogo. Ma ciò non può risolversi nel rifiuto di ogni revisione necessaria a fini di risparmio ; deve invece tradursi nel massimo sforzo sul piano della razionalizzazione e del maggior rendimento della spesa per la scuola, sul piano del sostanziale miglioramento della sua qualità.'

Va bene urlare all'assalto della destra alla scuola pubblica - che e' in corso indubbiamente.. - ma non basta piu' urlare 'al lupo'...bisogna proporre una soluzione alterntiva, non semplicemente difendere il sistema attuale che e' vergognoso...
Come al solito la sinistra NON propone...e quindi difende posizioni incancrenite..
Non basta..
L

Anonimo ha detto...

..e se anche smettessimo di trasferire soldi pubblici alle scuole private ?!?
che poi nella stragrande maggioranza solo istituti religiosi che tanto male non staranno, penso..
nel 2007 in lombardia vi siete fumati 40 milioni di euro così.
'sticazzi. o no ?!?

Anonimo ha detto...

mah... 40 milioni non misembrano poi cosi' tanti nel bilancio di una regione come la lombardia..
Comunque...una volta che hai risparmiato 40M cosa fai poi per cambiare un sistema che produce semi-analfabeti totalmente imreparati ad affrontare il mondo del lavoro contemporaneo?
Perche' per esempio non iniziamo a pagare di piu' gli isegnanti e gli istituti che lavorano meglio?? ma MOLTO di piu'... tipo il 30-40% non il 2% come previsto.
Non ho mai capito perche' la meritocrazia non possa essere un valore della scuola publica..

Proponete gente...proponete

L

Anonimo ha detto...

..mi sa che l'argomento 'scuola' non sia molto attraente eh ?!?
io dico:
trasformiamole in parcheggi multipiano che servono di più !!!
nella vita a che ti serve saper risolvere equazioni di terzo grado o conoscere i promessi sposi a menadito ?!?
vuoi mettere col trovare parcheggio senza problemi ?!?

w brunetta!!!
abbasso mariastella!!!
che poi sembrano usciti da biancaneve: lui nano, lei strega cattiva !

pippuz imbecille

Anonimo ha detto...

ma noi dai, facciamo lui settenano e lei biancaneve!