lunedì 27 ottobre 2008

Ci pensate mai?

a quanto siamo fortunati o a quanto, finora, lo siamo stati?

Sabato ero in treno,
viaggetto corto per Cremona
e, come ogni w&, ho comprato il giornale.

Adoro leggere il giornale il w&
in treno poi, mi sembra sempre di viaggiare verso posti lontani

sfogliando il giornale e leggendo qua e là
mi imbatto in Lanzinger
pardon, in un articolo su Lanzinger.
si, proprio lui
chi è?
uno sciatore
o ex sciatore
che a marzo scorso, il 2 precisamente,
nel superG di Kvitfjell
dopo una caduta impressionante
ha perso una gamba.

Leggendo l'articolo che vi ripropongo qui in versione integrale
mi è venuta un'energia impressionante.

Noi che ci lamentiamo sempre: lavoro, tempo libero, amicizie, relazioni

che siamo sempre annoiati dalla nostra vita che non ci piace

e che abbiamo paura di prendere una cazzo di decisione e cambiarla, la vita

e ancora che ci muoviamo come bradipi per paura delle conseguenze

che non vediamo mai il positivo nelle cose che facciamo

che non siamo felici semplicemente del fatto che grazie a dio
POSSIAMO SCEGLIERE
POSSIAMO DECIDERE PER NOI
POSSIAMO FARE TUTTO (o quasi) QUELLO CHE VOGLIAMO

....voi ci pensate mai?

Ammiro tutti quelli che non si perdono mai d'animo
in qualsiasi condizione
e che vanno dritti verso i loro obiettivi
pur con difficoltà evidenti
senza paura

Mi piacerebbe essere una di loro.
Di avere quel coraggio
che apre le porte verso la felicità.

buona lettura.

KM positive

"Storia mostruosa, finale bellissimo. "Lanzi" è già paragonato a Zanardi, forse un giorno potrebbe diventare Pistorius. Ma sognare è faticoso, ti inetta quel veleno che si chiama speranza, e basta quel che si vede in questi giorni a Soelden per dire che è nato un nuovo eroe dello sport. Un intrepido discesista dello squadrone austriaco fino al 2 marzo scorso, prima di perdere, unico nella storia della Coppa del mondo, un pezzo di gamba. Amputato in seguito alla caduta nel superG di Kvitfjell. La torsione a cento all' ora, l' attesa dei soccorsi, un elicottero rimediato all' ultimo istante, le polemiche tra staff medici, la decisione che nessun chirurgo vorrebbe prendere. Per salvare la vita. Ma la vita, appunto, non svanisce con la carriera sportiva. Matthias Lanzinger, qui a Soelden, è pieno di vita, si mangerebbe con la sua grinta uomini che hanno tutto e non capiscono niente. Gli manca l' ultima parte della gamba sinistra, e allora? Allora si diventa commentatori della sci per la Orf, la tv austriaca. Poi si riadatta la moto. Poi si studia a distanza per una laurea universitaria che mancava. Se poi verranno anche le Paralimpiadi (alle quali ha già assistito a Pechino invitato da un produttore di protesi), sarà un ulteriore regalo. «Ma io di regalo ne ho già avuto uno: fare della mia passione per lo sci un lavoro. La mia carriera è finita, ma io resto sempre lo stesso. La vita continua, basta porsi dei nuovi obiettivi». Si erano accorti subito che stava succedendo qualcosa di magico. I compagni di squadra che lo andavano a trovare mogi in clinica (campioni come Benni Raich o Miki Walchhofer) si preparavano a confortare ed invece venivano confortati. «Dai, Benni, vinci la Coppa del mondo» faceva "Lanzi" dal letto d' ospedale. Reazione rapida, cuore gonfio, voglia di vivere. «Ho accettato il mio destino» diceva il caporale dell' esercito già dieci giorni dopo l' incidente. Poco importa se la federazione internazionale deciderà in seguito al suo incidente di modificare le direttive sull' equipaggiamento degli elicotteri di soccorso, se ci saranno strascichi giudiziari con gli organizzatori norvegesi. Quel che conta è rifarsi una vita, e Matthias ha fretta. Senza cadere in depressione. In Austria gli sponsor se lo contendono, alla fine Salomon riesce a prolungargli il contratto di collaborazione. La tv nazionale Orf lo promuove subito opinionista, «ma saranno i telespettatori a giudicare se me la cavo». L' addio allo sci agonistico è l' occasione per tornare a studiare, ed ecco Lanzinger iscriversi ad un corso di management sportivo all' università di Seekirchen. Il gala degli campioni austriaci gli ha riservato un premio speciale ed una standing ovation, i giornalisti dello sci lo hanno acclamato "sciatore dell' anno". In tutto questo rinascere di vita e di progetti, nel giro di pochi mesi dal dramma, è naturale pensare ad un ingresso nelle Paralimpiadi. «Ma la protesi si deve ancora stabilizzare, ho bisogno di un po' di tempo. Non devo partecipare ad una gara a tutti i costi, ma certo mi piacerebbe continuare». Già, ma quando mai ha smesso di combattere, e vincere, la discesa più difficile che ci sia?"

5 commenti:

Anonimo ha detto...

sabato,davanti al sito di eurosport, stavo leggendo di lanzinger, di tutto il suo percorso e che aveva iniziato a palleggiare .....e pensavo supergiù quel che hai detto tu:siamo fortunati;dopo pochi minuti è uscita la notizia del tennista luzzi ed ho pensato QUANTO siamo fortunati!!!!!!
...e non lo sappiamo!!!!!!

Anonimo ha detto...

sai certe risorse le si tirano fuori quando ce n'è bisogno, o quando proprio non si può fare altrimenti; come si dice: di necessità virtù. quando hai tutto vuoi sempre di più, quando non hai niente anche poco diventa tutto (un pensiero di una profondità incredibile...)

questo non toglie che noi si sia tanto fortunati, perchè siamo sani e siamo nati dove siamo nati

DTN

Anonimo ha detto...

'Ho accettato il mio destino'...forse non e' questione di fortuna ma di intelligenza.
Non dovrei aver bisogno di perdere una gamba per dare il meglio di me nella vita...
Mi preoccupa piuttosto che una vita 'fortunata' possa voler dire una vita non consapevole e quindi buttata via a perseguire aspettative altrui e pseudo obiettivi di realizzazione...
Sto buttando via il mio potenziale come uomo/donna mentre invece di pensare a cosa vorrei veramente fare, penso a quanto sono 'fortunato' e continuo come sempre?
L

Kill Mosquitos ha detto...

è proprio questo...
spesso uno si rende conto di cosa ha solo quando non ce l'ha più..

dovremmo essere più consapevoli di ciò che abbiamo
del fatto che siamo fortunati

un punto di partenza,
non per sedersi e guardare la ns vita fortunata passarci davanti,
ma per impegnarci a viverla a pieno

Anonimo ha detto...

"Nessuno che ha messo mano all`aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio"

Luca 9, 62

..'notte.

pp