mercoledì 22 ottobre 2008

ed ecco a voi.....

il cessoooooooooooooooooooooo



non ve lo avevo ancora presentato ma...eccolo qui!
e "cesso" è proprio il nome che gli ho dato...
e non sto sbagliando usando il maschile...è una macchina maschio!
sennò a casa siamo pieni di femmine, almeno uno ce vò!

un verde sarebbe stato meglio
ed anche questo 'polvere di luna' stile ragioniere non mi si addice proprio
ma tant'è.

qualcuno mi ha detto che per me, un pò figlia dei fiori,
ci vuole una new beetle
ma ora questo passa il convento...anche perchè, sinceramente,
direi che alle macchine non sono proprio interessata, anzi.

comunque, ragazzi miei, volevo concludere col dire che le votazioni non servono ad una cippa!
almeno nel mio sito 'democratico'... :-)
già due sondaggi in cui vado contro il volere popolare: vacanze e auto.

Adesso partirà quello per capodanno...vediamo se il trend è lo stesso!

vado a laurà,

buona giornata a tutti!

KM

p.s. dimenticavo: io non vedo studenti in piazza in questo modo da quando son nata, probabilmente. Non che la violenza sia da me sostenuta ma, sbaglio o qualcosa si muove? speriamo non sia un fuoco di paglia..

p.s.s. omaggio a vittorio foa. citato proprio ieri in un post, e forse non a caso, vero?

9 commenti:

Anonimo ha detto...

la butto lì.....
caso trasversale......
che ne dite della semi libertà/permessi di pietro maso e carretta.
hanno scontato i loro debiti?è prematuro?la pena deve puntare al recupero del condannato????
bisognerebbe buttare le chiavi della prigione?

1600

Anonimo ha detto...

l'hai buttata veramente li'...del tipo mi scaccolo o scrivo? beh... scrivo..

Francamente non me ne frega niente visto che penso ci siano problemi piu' pressanti che riguardano TUTTI gli Italiani tipo:
- divario tra i redditi: secondo l'IMF l'Italia e' il paese sviluppato con il piu' ampio divario tra poveri e ricchi...tutto normale...non ho visto un commento..
- la finanziaria, oltre a tagliare i budget per le universita', lascia la possibilita' al senato accademico la facolta' di votare per la privatizzazione, in quel caso lo stato passa la proprieta' degli immobili al patrimonio dell'universita'... privatizzazione +cartolarizzazione?
- tutti i governi dei paesi europei hanno obbligato le banche a ricapitalizzarsi. In italia no, visto che siamo piu' solidi (!) ... NESSUNO ha il coraggio/capacita' di raccontarci cosa cazzo hanno ste banche in pancia...penoso...meglio non spiegare se no se spaventano

Continua a preoccuparti di Maso, le chiavi della prigione e della Juve e vedrai che l'Italia diventa un sicuramente un paese migliore.

Ma come cazzo fate a bervi il sedativo mediatico che vi propinano tutti tutti i giorni??

Sveglia gente!!

L

Anonimo ha detto...

il problema delle piazze è che non si sa mai quanto quelli che ci sono dentro sappiano cosa stanno facendo e di cosa si sta parlando, e anche questa volta mi sa che son pochi...

cmq grigia (ops, pardon, polvere di luna) non è male, vista la "bellezza" della macchina è meglio se si vede poco, anche se può essere pericoloso non essere riconosciuti nella notte paullese...

DTN

Anonimo ha detto...

Dire che quelli che manifestano in piazza non sappiano neanche per cosa manifestano mi sembra un po' approssimativo e superficiale.
Allora potremmo dire che buona parte di quelli che votano non sanno neanche per cosa stanno votando (cito una mia collega che ha dichiarato di aver votato Silvio perchè avrebbe tolto l'ICI a Monza...)

Ne prendo atto e ricordo a me stessa che il voto è un diritto di tutti.
Vorrei ricordare anche a te che manifestare è un diritto di tutti e, forse, i ragazzi che stanno manifestando per la scuola hanno le idee un po' più chiare di quei bravi cittadini che, intervistati da quell'illuminato esempio di giornalismo che è tg3 lombardia, hanno dichiarato di essere un po' scocciati da tutti questi disagi.

Anonimo ha detto...

Non voglio certo negare a nessuno il diritto di manifestare, ci mancherebbe, ma non vuol dire che quelli che manifestano abbiano per forza ragione, anche perchè le masse in piazza sono facilmente condizionabili ad usi diversi da quello che le masse stesse pensano; io non ho sentito una dichiarazione veramente nel merito su questa riforma a livello universitario da parte dei manifestanti (e se per questo neanche da chi questa gente guida), ho sentito solo superificiali, quelle sì, dichiarazioni generiche sullo sfascio sicuro dell'istruzione in Italia, senza avvalorarle con dei dati; diciamo che è una protesta un po' "dipietrista".
La riforma prevede la possibilità per gli atenei di trasformarsi in enti di diritto privato non commerciali a cui non sarà concesso in nessuna forma una distribuzione di utili e le eventuali plusvalenze dovranno essere obbligatoriamente reinvestite nelle attività finalizzanti della fondazione. Dovranno presentare un bilancio annuale che dovrà passare al vaglio delle autorità competenti e nei consigli di amministrazione sono obbligatori rappresentanti delle autorità di vigilanza.
Si prevede poi una revisione dell'Anvur, l'agenzia nazionale di valutazione, il carrozzone voluto mi sembra da Mussi che ha dei costi altissimi e risultati scarsissimi, perchè il clientelismo nell'insegnamento universitario è uno zoccolo duro e letale, in maniera che i finanziamenti pubblici vadano a quelle realtà che funzionano e non a chi le spreca; spariranno degli atenei? non mi sembra una tragedia, visti i corsi di laurea che vengono messi in cartellone... anni fa si fece la stessa cosa con gli ospedali, con la chiusura e l'accorpamento di quelli più piccole e inefficienti, e anche allora si gridò allo scandalo; oggi nessuno più si ricorda di questo fatto e gli ospedali funzionano meglio.
Di sicuro urta molto insegnanti e rettori il fatto di venire privati del metodo clientelare per l'assunzione di insegnanti e ricercatori, mi ricordo una battaglia analoga quando la Moratti proponeva delle regole che andavano in aperto conflitto con il sistema dei baroni vigente nella nostra università.
Questo sistema avvicina molto l'università italiana al modello americano di cui tutti cantano le lodi (Mal di merito di Giovanni Floris ne è un esempio equilibrato e ben documentato), ma guai a toccare i nostri feudi della cultura! Non è molto fine, spero che nessuno si offenda, ma a Roma si dice: son tutti froci col culo degli altri.
Di sicuro quello che ho scritto non è completo né esaustivo, possiamo andare avanti a parlarne, però è una discussione nel merito, che non ho, come scritto prima, sentito da molti, soprattutto nelle piazze.
E mi dispiace che su un tema così importante si preferisca lo scontro politico populistico, che è più facile e visibile, piuttosto che un confronto costruttivo. E lo dico non stando dalla parte di nessuno.
DTN

Anonimo ha detto...

e prima non avevo tempo, purtroppo c'è questa cosa noiosa del lavoro...
se avessi visto Matrix di ieri sera sapresti esattamente di cosa stavo parlando: di una trentina di dimostranti intervistati solo uno ha saputo elencare i tre punti della riforma che vengono contestati, elencandoli pedissequamente senza entrare nel merito; un vero simbolo della rivolta in perfetta tenuta rasta e piercing alla domanda "cosa contestate della riforma" ha risposto candidamente: "francamente non sono informato"; Francesco Brancaccio, leader del Movimento Studentesco, che ha parlato di segregazione razziale parlando delle classi ponte per i ragazzi stranieri che per scarsa conoscenza della lingua non possono frequentare una classe normale e enfatizzato le proteste dei bambini delle elementari...un laureato alla Sapienza...un bell'esempio dei prodotti delle nostre università.

Anonimo ha detto...

dimenticavo la firma...

DTN

Kill Mosquitos ha detto...

purtroppo devo dire che ho visto anch'io un pochino di quel pezzo..e ahimè ho avuto la stessa sensazione.

Anonimo ha detto...

solo 2 cenni
il primo sulla piazza - personalmente ritengo che il problema principale non sia se i manifestanti sanno per cosa manifestano ma il fatto che si metta in dubbio il diritto a manifestare; come sempre SB riesce a far passare in secondo piano la sostanza delle cose

il secondo sulla macchina - io ho una fiesta "old style" dello stesso colore e, più educatamente, la chiamo "la bruttina"