lunedì 22 settembre 2008

Un'altra storia di 'mala statalità'...

Gli operai dell’INNSE-Presse proseguono l'occupazione e l'autogestione

(2 agosto 2008)

Siamo i 50 dipendenti di INNSE, purtroppo divenuti 49 in seguito alla scomparsa del caro compagno Giuseppe stroncato lunedì scorso da un infarto causato probabilmente dalla stressante situazione degli ultimi periodi.
Dopo aver ricevuto le raccomandate dalla nostra azienda in data 31/5 che sancivano l’ apertura della procedura di mobilità, ci siamo radunati davanti ai cancelli chiusi della fabbrica e dopo aver eluso la sorveglianza di polizia, vigilantes privati e tirapiedi del padrone abbiamo occupato lo stabilimento e proclamato assemblea permanente.
Proseguiamo le lavorazioni in corso, incontriamo i clienti auto-gestendo così da ormai due mesi, la produzione e i servizi, auto-finanziandoci persino la mensa, presidiandola giorno, notte e festivi… Quest’ officina è produttiva, lo è sempre stata, nonostante qualcuno ne dica il contrario, è l’ unica risorsa per noi e per le nostre famiglie, e siamo determinati a difenderla fino alle estreme conseguenze.
Il padrone Silvano Genta la acquistò due anni orsono dall’ amministrazione controllata ottenendo sgravi e prezzi stracciati dichiarando nelle sedi istituzionali della provincia di volerla rilanciare… Oggi scopriamo la realtà dei fatti… In collusione con AEDES, la proprietà del terreno, vuole sbatterci fuori, vogliono farsi beffa persino del piano regolatore che sancisce l’ area come “industriale” e non edificabile fintanto ci sia un insediamento produttivo.
Vogliono rottamare un importante monumento dell’ industria milanese, una fabbrica che ha lunga storia e valori da tramandare, che fu tra i simboli della resistenza pagandone alto prezzo in termini di vite umane.
Ancora una volta gli interessi dei padroni tentano di schiacciare gli operai, gli interessi dei palazzinari e delle banche vogliono farla da padroni in un paese dove vendere case e fare mutui si dimostra l’ ultima frontiera del nuovo schiavismo.
Non lo permetteremo!!
Un’ officina che chiude sono posti di lavoro persi per sempre.
Vi ringraziamo per la vostra solidarietà, siatene orgogliosi.
etc etc

Milano-Lambrate, 28 luglio ’08

volete sapere com'è finita?

ecco qui: Fabbrica autogestita, la polizia mette i sigilli

...e torniamo alla mafia delle concessioni edilizie, della mancanza di un piano urbanistico decente, a quelli che non hanno i soldi per arrivare a fine mese, etc etc etc


che stanchezza

meno male che ieri finalmente ho vinto un torneo di beach...misto.
e mi sono divertita
e non ho letto il giornale

km bored

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Accidenti!
Sei proprio diventata comunista.
A quando la tua candidatura con rifo?

Kill Mosquitos ha detto...

è che per il momento non riesco a trovare spunti dall'altra parte..

qualcuno me li suggerisce?
senza parlare di mariastella o di mara, per carità!

Anonimo ha detto...

per pura casualità,negli ultimi 6 mesi ho a che fare lavorativamente con Aedes,storica società milanese,credo la stessa aedes dell'articolo.
ebbene dopo attente riflessioni aziendali si è deciso di non appoggiare o meglio evadere le richieste della medesima:Aedes non ha un quattrino,o meglio è stra piena di debiti,nonostante negli asset patrimoniali vi siano diversi e svariati immobili e terreni ovviamente già messi a garanzia di prestiti.
attualmente non vi è alcun istituto di credito disposto a concedere ulteriore "fiducia..€" ,quindi credo che la spèeculazione menzionata non avrà ,almeno a breve ,fortuna!!!
con un ulteriore beffa per i 49 operai e per le loro famiglie.

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