mercoledì 27 maggio 2009

La Rubrica di Ele

a cura di Ele

Tema di oggi avrebbe dovuto essere, come agli albori di questa rubrica, un libro.
O meglio un autore che considero uno dei grandissimi del Novecento, Jean-Claude Izzo e che suggerisco a tutti di portare sotto l’ombrellone o sugli alpeggi montani.

Il tempo tiranno mi costringe però a rimandare questo appuntamento a dopo le (mie) vacanze di settimana prossima.

Oggi vorrei quindi spendere poche parole su un argomento sicuramente molto più leggero ma che, chissà perché, riesce sempre a scaldare gli animi.

So che Mr Wolf si arrabbierà, ma non posso farne a meno… la stampa (e tv) italiana.

Da dire ce ne sarebbe ma, alla fine, si finirebbe sempre a discutere di stampa comunista e tv fascista.
La mia opinione è che, colore e orientamento politico a parte, la nostra informazione – con le dovute seppur marginali eccezioni – abbia un solo obiettivo: urlare e fare più casino degli altri, senza approfondire e senza spiegare.

Mancanza di contenuti che, necessariamente, si traduce in una forma povera e (volutamente???) ai limiti del grottesco.

Due esempi di titoli recenti.

Corriere online
Noemi illibata.
Lo vide per la prima volta a 10 anni.

Per chiarezza, il “LO” è riferito al Presidente del Consiglio

Titolo del TG1
Franceschini: “ Berlusconi si crede Napoleone”
Casini: “Ha ragione”


P.S.
Non avendo trovato un’adeguata citazione del Trap, vorrei lanciare un sondaggio.

A chi si riferiva Casini?

Per chi vuole rispondere, postate anche una motivazione

1 commento:

Anonimo ha detto...

l'informazione, come la cultura in generale, ha subito, con l'avvento delle tecnologie che globalizzano e rendono più semplici le cose, un inevitabile livellamento verso il basso. Al giorno d'oggi, per entrare nel tuo campo, è diventato facile pubblicare un libro rispetto anche solo a 20 anni fa, e il risultato è che a cospetto di qualche sporadico scrittore di valore venuto alla ribalta è aumentata in maniera impressionante la spazzatura pubblicata; in Italia nel 2008 sono stati pubblicati una media di 170 libri al giorno, festivi compresi e non so se si raggiunga una percentuale del 20% di roba leggibile. La stessa cosa per l'informazione, oggi tutti possono dire tutto e soprattutto trovare la maniera per comunicarlo al mondo, e se l'idea più stupida del mondo viene veicolata da internet, carta stamapata o televisione immediatamente assurge per qualcuno a verità, e la distorione del giudizio è inevitabile.
Già Montanelli negli anni'50 inveiva contro gli "scribacchini" suoi colleghi, e in effetti di giornalisti anche allora ce n'erano pochi, gli altri urlavano titoli e cercavano o il consenso del potere o il richiamo del pubblico. Certo è che il fenomeno internet, a fronte dell'essere la più grande invenzione del secolo scorso, è uno strumento che permette veramente a chiunque di fare "informazione" e se prendi ad esempio 10.000 blog di informazione a caso non penso se ne salvino 20, per la qualità e l'accuratezza degli argomenti trattati. Purtroppo è così, tutti sono capaci di fare qualcosa da mangiare che sia vagamente digeribile,ma i veri cuochi si contano sulle dita di una mano.

O tempora o mores...

DTN