giovedì 30 aprile 2009

La rubrica di Ele

Addio mia concubina?

“Forse l’Italia non sarà mai un paese normale.
Forse è il paese in cui tutto diventa normale.”

Scrive Adriano Sofri nelle prime righe di La Notte che Pinelli
Sofri potrà piacere più o meno, potrà essere più o meno simpatico, però è difficile pensare che abbia torto quando il presidente del Consiglio ignora senza fare una piega:
- gli anatemi dell’opposizione – e passi…
- le critiche più o meno velate del Presidente della Camera – e già è più strano
- gli inviti del Presidente della Repubblica – ahi!
Ma vacilla, e con lui il suo governo, di fronte a una (l’ennesima) lettera della moglie.

Forse invidiosa della radiosa bellezza di Carlà e Doña Letizia, o forse stupita dal successo della meno ma altrettanto affascinante Micelle, o – più semplicemente – stufa di passare per fessa su tutti gli schermi nazionali, Donna Veronica è tornata allo scrittoio.

E lo ha fatto per ribadire, dal suo punto di vista privilegiato, la sua nausea per lo sfoggio di culi e tette sulle liste elettorali, e per la predilezione che il marito sembra dimostrare per la bella (?) Noemi, che lo chiama Papi.
All’umanissimo sfogo di moglie scocciata, Donna Veronica ha aggiunto uno squallido dettaglio: Silvio ha presenziato alla festa per il 18esimo compleanno della bella (?) Noemi, mentre ha disertato quella delle figlie, pur essendo stato ufficialmente invitato.

A questo punto, vi pongo la prima domanda: quanti di voi hanno invitato il proprio padre – o anche il proprio zio o fratello – alla propria festa di compleanno con un invito ufficiale?

Ma lasciamo perdere lo sfogo di una moglie che, per l’ennesima volta, si vede tradita e irrisa su tutti i tg nazionali; in fondo, diciamocelo pure, chi se ne frega!

Ben più interessante è stata la replica del marito premier!

Prima di tutto perché c’è stata: non c’era stata, viceversa, nessuna replica – quanto meno così convinta – quanto la stessa questione era stata posta da Fini che, quanto meno istituzionalmente, occupa un posto più importante e rappresentativo del talamo nuziale.

E poi perché la risposta è stata, più o meno: se ci sono giovani donne che hanno una o due lauree e sanno due o tre lingue, non vedo perché il fatto di aver fatto tv debba precludere loro l’accesso alla scena politica?

Da parte mia, due risposte, o meglio una risposta e una considerazione:
RISPOSTA
Perché ci sono giovani donne (o anche giovani uomini) che hanno una o due lauree, sanno due o tre lingue e, dopo e durante gli studi, si sono dedicati alla politica o, quanto meno, si sono impegnate in attività dove conta più la testa della tetta.

CONSIDERAZIONE
Per candidarsi alle Europee, servono due lauree, due o tre lingue ed è gradito l’aver mostrato tette e culo in tv o sui giornali.
Per fare il ministro, basta aver mostrato tette e culo in tv e sui giornali

P.S.
Non compriamo uno qualunque per fare qualunquismo
Giovanni Trapattoni

1 commento:

ele ha detto...

Il 'giornalista' Fiorello, con aria contrita ha letto: «Buonasera, questa edizione del Fiorello Show andrà in onda in versione sobria per rispetto ai fatti di Arcore. Noi non vogliamo unirci al coro degli altri programmi con commenti ironici o critici nei confronti dei coniugi Berlusconi...
Fiorello giornalista
anzi, noi vogliamo rispettare la fine di un amore. La fine di una coppia così discreta, riservata, che ha sempre tutelato la propria privacy... si parlavano come tutte le coppie del mondo: lei scriveva all'Ansa, lui rispondeva con una conferenza stampa... loro non hanno mai messo in piazza quello che succede tra le 508 mura di Arcore... e nulla, assolutamente nulla, faceva presagire la fine di quell'amore: lui sempre innamorato, magari non di lei ma sempre innamorato. Lei, madre perfetta, lo attendeva per giorni e giorni, e giorni e giorni e giorni e giorni con i suoi bambini, in quella modesta villetta a schiera nel cuore della Brianza. A nome della redazione del Fiorello Show, permettetemi un consiglio. Caro Silvio, cara Veronica, mi raccomando: vogliatevi bene. In questi momenti c'è chi soffre: voi, i vostri figli, Sandro Bondi... ora dovrete affrontare anche il doloroso problema della separazione di quei pochi beni che permetteranno ai vostri figli un modesto ma onorevole futuro... cercate di farlo in modo sereno e pacifico e con la riservatezza che vi ha sempre distinti. Ci piace immaginarvi ad Arcore seduti al tavolo di cucina che vi spartite fraternamente le vostre poche cose. Scusate - si è interrotto Fiorello - è arrivata un'Ansa. Ecco, abbiamo in anteprima esclusiva il documento della divisione dei beni tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi. A Veronica rimane l'Umbria, il Regno delle due Sicilie e un terzo continente a scelta. Inoltre a lei va la custodia del trofeo Mitropa Cup, dei Telegatti e dell'opera omnia di Apicella. Sandro Bondi verrà affidato a Veronica, con la possibilità di visita da parte di Silvio ogni due weekend. A Silvio rimane quel poco che resta. Ma si sa, nelle separazioni sono sempre gli uomini ad avere la peggio».