domenica 10 gennaio 2010

breve riflessione..

e la farò con una domanda:
può la religione
nel 2010
in una civiltà mediamente colta,
essere un vincolo alla libertà personale?
può essere uno schema mentale,
un'auto-castrazione,
un modo per rendere più difficile prendere delle decisioni
perchè 'non previste' nella lista delle cose 'possibili'?

a me il sol pensiero mi terrorizza...
la tranquillità a discapito della libertà?
la scelta non si pone.
e oltremodo ovvia.

KM, one way ticket

2 commenti:

kakatonics ha detto...

so che mi attirerò le ire e la vis polemica del buon Mr Wolf, ma verso la metà dell'800 il tanto vituperato Karl Marx scrisse che la religione è l'oppio dei popoli.
Facile e immediato far correre il pensiero ai fondamentalismi di tutte le religioni.
Più difficile, perchè spavente, riconoscerlo nel nostro quotidiano.
Ricondurre il generale al particolare è spesso doloroso perchè getta una luce cinica sulle nostre piccolezze.
Laicamente si può però pensare che, come l'illuminismo abbia (parzialmente) liberato l'Europa dal fondamentalismo religioso (checchè - ??? - se ne dica è lìilluminismo la cifra della civilità occidentale e non la religione cristiana), il pensiero razionale e l'incobtro con la quotidianità possano aiutare l'individuo a liberarsi dai propri condizionamenti.

Mr.Wolf ha detto...

Mi sottovaluti, o sopravvaluti, kktonics; mi spiace tu non abbia capito che io sono, prima di tutto, un liberale, e quello contro cui combatto sempre è il pensiero plasmato da altri e viziato da cattive o mancanti informazioni.
Così come commento la penosa situazione della sinistra italiana e l'uso demagogico che fanno di alcune "battaglie civili", ugualmente ho commentato, ad esempio, in altre sedi senza sconti e mezzi termini l'oltraggioso provvedimento dello scudo fiscale (non tanto per la demenziale considerazione sui capitali mafiosi, quanto per l'insulto agli onesti cittadini che pagano da anni il 38% di tasse e vedono dei fottuti evasori che invece di essere messi alla gogna pagano un misero 5% di tasse sui capitali in rientro), o la prepotente ipocrita campagna del Pdl in occasione del caso Englaro.

Per la religione riservo un trattamento speciale, approfondendo quello che è, in questo caso, la perfetta e acuta sintesi di Marx. La nostra società moderna occidentale fino dal '700 ha sviluppato gli strumenti per SUPERARE la religione quale fondamento della nostra civiltà; non c'è più bisogno dell'insegnamento di un qualunque Gesù Cristo per capire quali sono le consuetudini e le leggi che devono regolare un sistema di civile convivenza; non serve più un sommo sapiente che spieghi o riveli al popolo ignorante cosa si deve o non si deve fare: l'uomo moderno ha tutti gli strumenti per poter capire e decidere.

Purtroppo l'uomo oggi non è ancora così avanzato però da capire che il bisogno di andare oltre a quella che è la percezione materiale della realtà non ha senso cercarlo in una religione, qualsiasi essa sia, che è figlia di un'era che per lo sviluppo del pensiero moderno è preistoria; e trova realizzazione su una forza coesiva più prossima alla superstizione che alla spiritualità. Il problema è che l'uomo non vuole credere in sè stesso, ma preferisce credere che qualcun'altro possa dirgli cosa fare, che sicuramente sarà giusto perchè "lo dice Dio". Non pensare è più facile. Non dover decidere e assumersi le responsabilità delle proprie decisioni è meglio ancora. Se lo dice Dio sarà giusto no? Così le menti deboli si fanno forti, così le menti deboli e ignoranti sprofondano nell'integralismo.

Il cristianesimo è da tempo una religione in declino e prima o poi, anche se non lo vedranno neanche i nipoti dei miei nipoti, sparirà, come gli dei egizi, come gli dei greci e le divinità maya, e arriverà una nuova religione, una nuova ancora di salvezza per le menti deboli, e questi discorsi si ripeteranno: quand'è che gli uomini penseranno con la propria testa?