Buongiorno a tutti,
oggi son 'quasi' in vacanza.
Meno male
stavo per scoppiare!
Novità blog: da oggi parte
la rubrica di Eleovvero recensioni su libri da lei letti.
Mi sembra molto interessante,
e lei è molto brava.
Vorrei che questo blog diventasse il nostro piccolo mondo
in cui si dibatte liberamente di politica, libri, film, di quello che succede all'estero, etc etc
Presto partiranno nuove rubriche: si attendono volontari!
Grazie mille a Ele, per la sua disponibilità!
Buona lettura!
KM
Uomini che odiano le donne
Marsilio EditoreInvidio un po’ chi comincerà a leggerlo solo adesso perché, dopo aver letto anche il secondo episodio (La ragazza che giocava con il fuoco), non dovrà aspettare molto l’uscita in libreria del terzo e – sigh – ultimo episodio della trilogia di Millennium.
Uomini che odiano le donne è un tomone di oltre 600 pagine eppure, superate forse con un po’ di fatica le prime cinquanta-sessanta pagine, non si riesce a smettere di leggerlo.
E’ uno di quei libri che, chissà perché, non ti danno tregua fino a quando non arrivi alla fine e quando arrivi alla fine già ti mancano.
Un libro stronzo, insomma!
Altrettanto avvincente - e altrettante 700 pagine – è il secondo episodio, La ragazza che giocava con il fuoco, che prosegue le avventure di Mikael Blomkvist e di Lisbeth Salander sulle tracce dei nuovi movimenti neo-nazisti svedesi e dei maghi/criminali della finanza mondiale.
Parallelamente, si sviluppano e si intrecciano le vicende personali dei due protagonisti – giornalista affermato in crisi professionale e di identità lui, ragazza con forti problemi di adattamento e dall’intelligenza incredibile e diversa lei.
La vicenda di Uomini che odiano le donne si sviluppa da uno spunto apparentemente banale; Mikael Blomkvist, giornalista di successo deve allontanarsi dalla guida della rivista Millennium, creatura sua e dell’amica/amante/capo/collaboratrice.
La rivista, specializzata in inchieste scomode sul mondo degli affari e dell’imprenditoria, inciampa in una fonte falsa e inaffidabile e, quando Blomkvist sembra ormai pronto a un periodo sabbatico lontano dalle luci della ribalta, riceve uno strano incarico da parte di un notissimo imprenditore svedese – scrivere la storia della sua famiglia.
Scavando nel passato della famiglia Vanger, Blomkvist si imbatte però in una serie di vicende umane e personali che, riportando alla luce un episodio terribile del passato recente, aprono gli occhi a Blomkvist sul vero obiettivo del vecchio Vanger.
Sul punto di lasciare tutto e di godersi, finalmente, il suo anno di riposo, Blomkvist si trova però affiancato da una strana ragazza dall’apparenza inquietante che, mettendo al servizio dell’affascinante giornalista la sua intelligenza diversa e le sue abilità di hacker, conduce alla più inaspettata delle conclusioni la storia della famiglia Vanger e il destino di Millennium.
Stieg Larsson, l’autore della trilogia di Millennium, è morto poche ore dopo aver consegnato all’editore il suo progetto e i primi tre episodi di quella che avrebbe dovuto essere una storia in dieci puntate.
La leggenda vuole che sia morto di infarto per aver fatto le scale di corsa con troppa foga per la gioia di aver trovato un editore interessato al suo progetto.
Che sia andata così o meno, non lo sappiamo – quello che sappiamo, o almeno quello che so io, è che ci sarà sempre un po’ di rimpianto per quei sette episodi che sono rimasti nella penna di Larsson.
Uomini che odiano le donne è il libro giusto per avvicinarsi al Natale.
Non tanto e non solo perché il paesaggio imbiancato del nord della Svezia evoca la magia del Natale nel nord Europa.
E non tanto e non solo perché la splendida Stoccolma descritta da Larsson ce la immaginiamo buia come è buio l’inverno del Nord e illuminata come lo sono le città più belle in questo periodo dell’anno.
Uomini che odiano le donne è il libro giusto per avvicinarsi al Natale perché manca poco al 19 gennaio.
E il 19 gennaio esce il terzo episodio della trilogia di Millennium.
Poco più di un mese.
Il periodo giusto per divorarsi i primi due episodi e aspettare con ansia l’uscita di…
Poi ci resterà solo la nostalgia di Larsson.